Immigrati, il presidente Zaia: grazie all’accordo con Toti e Maroni non sarà più solo protesta ma battaglia
Mercoledi 14 Settembre 2016 alle 15:26 | 0 commenti
Il Presidente della Regione del Veneto Luca Zaia, interviene sulla notizia che la Prefettura starebbe pensando all’ex base Primo Roc di Giarre per collocarvi un cospicuo numero di migranti
A questo punto si conferma il peggiore dei timori: la scelta di Abano non è casuale, ma premeditata contro il Veneto, che va a colpire al cuore l’economia turistica, non solo termale, ma regionale. Il no a qualsiasi collocazione di immigrati in aree turistiche era e resta granitico. Di catastrofi come quella di Eraclea una basta e avanza.
Il Governo ha un bel coraggio a fare scelte come questa che contrasteremo ad ogni livello. In questo caso si rischia di mettere a rischio una buona parte del termalismo italiano, con ricadute negative che sono certe, non ipotetiche, come ha dimostrato il caso di Eraclea, con centinaia di immigrati (alcuni anche facinorosi) messi praticamente in spiaggia nel pieno della stagione estiva. Abano sarebbe ancor più grave, per la stagionalità molto lunga, per l’immagine sull’estero sulla quale i competitor costruiranno le loro fortune prossime. Proprio in una fase in cui i dati testimoniano di una ripresa di gradimento del settore, soprattutto da parte degli stranieri, con 731 mila arrivi e 3 milioni di presenze complessive nel bacino nel solo 2015. Contro le imposizioni dall’alto, calate senza rispetto sulla gente, sugli imprenditori, sui territori non è più solo protesta: è cominciata una battaglia, della quale l’accordo con i Presidenti Toti e Maroni e il documento in nove punti che abbiamo formalmente inviato al Governo, è solo il primo passo.
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