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Illeciti e contraffazioni prima per olio, poi per radicchio, Manzato: governo intervenga

Di Redazione VicenzaPiù Domenica 1 Luglio 2012 alle 09:41 | 0 commenti

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Regione Veneto - Non più tardi dell'altro ieri, a seguito della scoperta nel senese di una gran quantità di olio d'oliva ottenuta da illecita miscelazione, aveva chiesto al Parlamento la convocazione di una Commissione delle Politiche Agricole al fine di accelerare l'adozione di misure di contrasto alle frodi alimentari.

Venerdì, Franco Manzato, assessore veneto all'agricoltura e alla tutela dei consumatori, alla luce della "vergognosa vicenda", così l'ha definita, del radicchio marocchino spacciato per quello chioggiotto, ha ribadito con forza la necessità che lo Stato e il Governo creino le condizioni per porre fine al costante ripetersi di episodi "che minano pesantemente la già provata economia agricola di questo Paese".

Partecipando alla conferenza stampa promossa dalla Coldiretti svoltasi stamane a Mestre, Manzato si è chiaramente schierato con gli imprenditori chioggiotti, dicendosi disposto a sostenere la loro protesta sino ai livelli più alti, "per difendere una delle nostre eccellenze da una insopportabile e subdola concorrenza".
"Purtroppo i segnali che vengono dal Governo centrale sono poco incoraggianti - ha detto l'assessore regionale - e la vicenda relativa alla disciplina della produzione del succo d'arancia, miseramente abortita, è la cartina di tornasole dell'inadeguatezza e dell'incapacità dell'esecutivo di far fronte a un fenomeno, quello della contraffazione, che si manifesta giorno dopo giorno sempre più come un'emergenza".
"Non sono più rinviabili quei provvedimenti che debbono garantire la completa rintracciabilità di prodotti di qualità come il radicchio di Chioggia - ha aggiunto Manzato -, sia per preservare una coltivazione tradizionale di grande pregio, sia per tutelare le aziende locali che, anche senza questa azione truffaldina, debbono far fronte a un mercato sempre più ostico e meno remunerativo, sia per salvaguardare i consumatori dall'ennesimo imbroglio perpetrato ai loro danni".
"L'attuale sistema presenta troppe falle - ha concluso Manzato - e se non vogliamo che la barca affondi, chi ha il potere e la competenza deve intervenire senza ulteriori tentennamenti e rinvii. Noi abbiamo suggerimenti da dare su come muoversi: aspettiamo solo che ci consultino e che convochino gli organismi decisionali, cosa che oggi chiedo una volta di più".

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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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