Quotidiano | Categorie: Internet, Fatti

Il vostro business non è adatto a Facebook ed altre false credenze sul social: lo svela Swimme

Di VicenzaPiù Venerdi 19 Maggio 2017 alle 08:47 | non commentabile

ArticleImage

In questo articolo cercheremo di capire insieme quali sono le false verità più diffuse sul social media marketing che è bene sfatare se si vuole ottenere un reale successo. Chiunque si avvicina per la prima volta al social media marketing ha nella sua testa una serie di preconcetti sul loro utilizzo, soprattutto a scopo di business, di cui farebbe bene a sbarazzarsi fin da subito, poiché sono, nella maggior parte dei casi, considerazioni che non si poggiano su alcuna base statistica. Un dato sconcertante è che quasi il 100% delle aziende ormai è presente sul web ma solo meno del 20% riesce a fare business online e sui social media in modo profittevole. In particolar modo ciò avviene su Facebook : molte aziende, infatti, continuano ancora oggi a muoversi in maniera disordinata, senza un preciso piano, perdendo, in questo modo, importanti occasioni di business.

Ma cosa significa esattamente social media marketing? Per social media marketing si intende una sorta di marketing che presuppone l’instaurarsi di un dialogo diretto tra venditore e consumatore e che si occupa di generare visibilità su social media. Dietro ad una definizione apparentemente semplice, si nasconde un mondo decisamente più vasto e complesso che si basa sul concetto di affinità e di dialogo: infatti, una azienda riuscirà a “vendere” il proprio prodotto/servizio in modo unico e personale solo arrivando a toccare da vicino le sensazioni ed i gusti del pubblico di riferimento.

In generale potremmo definire il social media marketing come un dialogo, fatto di domande e risposte che, se ben strutturato, può aumentare notevolmente l’affinità tra un brand ed il proprio pubblico.

Nonostante i social network siano strumenti alla portata di tutti, creare delle campagne promozionali e di comunicazione non è assolutamente semplice: richiede investimenti, competenze, professionalità, tempo e soprattutto la consapevolezza che molte affermazioni che vengono dette su questo settore sono prive di fondamento.

Quali sono, allora, le false credenze più comuni sul social media marketing in circolazione?

1) “I social non richiedono competenza specifica”: gestire i social, invece, richiede delle competenze specifiche ed è un lavoro che non può essere affidato a chiunque. Solo se si conoscono a fondo tutti gli aspetti tecnici degli strumenti di promozione (per esempio Facebook Ads), infatti, è possibile configurarli al meglio in base alle caratteristiche particolari dell’azienda e agli obiettivi che si prefigge.

2) “Avendo i social tanti utenti iscritti, sono il luogo ideale per vendere”: le piattaforme social sono per la maggior parte dei luoghi nei quali la gente naviga per socializzare e per comunicare, non necessariamente perché è interessata a qualcosa in particolare. Di conseguenza bombardare gli utenti con offerte o prodotti in vendita risulta controproducente e l’unico risultato che avrete sarà quello di perdere potenziali consumatori.

3) “Sui social si ottengono risultati immediati”: per avere successo sui social il segreto è impostare una strategia a lungo termine che preveda una programmazione delle pubblicazioni. La strategia social deve essere portata avanti tutti i giorni e non deve essere interrotta se non si ha riscontro immediato, poiché, prima di analizzare i risultati delle scelte fatte, è necessario raccogliere un numero sufficiente di dati e di casistiche.

4) “Promuoversi sui social è gratis”: purtroppo per acquisire dei seguaci non bastano belle foto o frasi famose, con il passare degli anni, infatti, i social sono diventati sempre più affollati e per distinguersi ed emergere è necessario un investimento economico e l’utilizzo di appositi strumenti promozionali.

5) “Il mio business non è fatto per i social”: in realtà tutti i business sono fatti per il social media marketing, poiché non si può più ignorare che i social siano frequentati da diversi milioni di utenti ogni giorno. Come abbiamo visto al punto 2, però, questo non significa che tutta la vostra strategia di vendita debba prevedere il solo utilizzo di questi strumenti, altrimenti sarebbe un fallimento anticipato. Facebook, in particolare, è il luogo adatto per comunicare con i propri clienti, per dare assistenza, per dare risposta alle domande più frequenti e per capire le necessità o le difficoltà di chi utilizza un vostro prodotto o si serve di un vostro servizio. Facebook, per fare un altro esempio, è anche la piattaforma ideale per “fare test”, ovvero per capire se il vostro prodotto, una volta mostrato ad un pubblico profilato, riscuote interesse o meno. 

6) “L’efficacia di una strategia sui social si misura in base al numero dei fan ottenuti”: Il numero di fan o follower non rappresenta assolutamente un indicatore di successo di una strategia di social media marketing. Non ci si deve stupire, infatti, che avere una community piccola ma molto reattiva e coinvolta, porti a risultati maggiori di cerchie enormi di fan disinteressati.

L’intento di questo articolo era quello di mettervi in guardia sul fatto che se ci si approccia a Facebook in maniera istintiva e senza una buona preparazione, si finisce con il credere a false verità e ad abbandonare questo formidabile strumento dopo le prime inevitabili difficoltà. Se volete ricevere altri consigli sul mondo dei social network potete seguire la pagina Facebook di Swimme: al suo interno, infetti, troverete una rubrica contenente utili consigli per tutti coloro che possiedono un’attività commerciale. Per coloro che non lo conoscessero, Swimme, è un nuovo strumento per creare siti web dalle pagine Facebook. Per la sua semplicità di utilizzo, Swimme è stata la scelta di molti artigiani e professionisti alla ricerca di una vetrina sul web.

Leggi tutti gli articoli su: facebook, Social Media Marketing, Swimme





Commenti degli utenti

Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
Gli altri siti del nostro network