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Il Vicenza strappa un pari meritatissimo a Livorno ma si arrabbia per il gol irregolare di Vantaggiato

Di Alberto Belloni Sabato 14 Novembre 2015 alle 19:05 | 0 commenti

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Prologo in un clima reso tutto particolare dall'esecuzione della Marsigliese e dal minuto di raccoglimento per le oltre cento vittime del terrorismo islamico a Parigi. Si parte: al 3' Jelenic mette un bel cross al centro e Vantaggiato supera di testa Mantovani ma palla va sopra al montante. In queste prime fasi i biancorossi soffrono un po' la pressione dei padroni di casa, soprattutto sulla fascia destra dell'attacco toscano.

Ci prova al 17' Laverone con un tiro da lontano nettamente fuori bersaglio. Un muto dopo è il Livorno a farsi vivo con un traversone di Jelenic sul quale interviene Vantaggiato e serve un intervento puntuale di Sampirisi per smorzare la deviazione del bomber. Al 21' bruttissimo fallo di Luci su Giacomelli che si invola in solitaria e il signo Maresca è persino clemente mostrando al difensore soltanto il cartellino giallo. Al 32' azione prolungata del Lane con una serie di traversoni successivi di Gatto e Laverone che non sono però sfruttati dai compagni. Al 35' ancora una buona iniziativa biancorossa con Laverone che trova un buon inserimento ma non è preciso nella conclusione. Al 39' ci prova Modic su tiro da fermo e Pinsoglio deve deviare in angolo con una certa difficoltà. Ultima opportunità berica al 48' con un buon cross di Giacomelli dalla sinistra sul quale Gatto non coglie l'attimo giusto. Dopo il riposo c'è subito un buon traversone di Gatto deviato in corner prima dell'arrivo di Giacomelli. Al 50' su calcio da fermo di Schiavone segna di testa Fedato ma in posizione di netto fuorigioco e quindi il centro viene annullato. Per fortuna perchè Vigorito non era sembrato impeccabile sulla traiettoria sul suo palo di competenza. Risponde il Vicenza con un traversone di Modic ottimamente deviato da Giacomelli, ma troppo centrale. E' buono invece il gol di Cazzola al 54', con un inserimento preciso che lo porta al posto giusto nel momento giusto. In zona c'è Urso ma la differenza di stazza è decisiva. Non ci pensano un attimo i biancorossi e dopo solo due giri di lancette a seguito di una rimessa laterale si inserisce Cinelli che mette al centro e Filip Raicevic da vero rapinatore d'area trova la deviazione vincente per il suo sesto gol. E il Lane al 17' ha addirittura l'occasione di raddoppiare con un assist di Gatto per Giacomelli che ci prova per due volte senza fortuna. Ancora Vicenza pochi secondi più tardi con un'inserimento di D'Elia sul quale Pinsoglio respinge avventurosamente in angolo. Risponde subito il Livorno con una girata di Fedato lasciato inspiegabilmente libero di battere: per buona sorte il pallone sfila a lato sulla sinistra. Ci riprova il Lane sempre sulla sua corsia sinistra con D'Elia che penetra in area e lascia partire un autentico missile che si insacca all'incrocio dei pali per il vantaggio berico. Panucci prova a cambiare le carte in tavola con un doppio cambio che porta in campo Pasquato e Aramu. Ma al 72' gli amaranto arrivano al pareggio su azione da calcio d'angolo con un gol di Vantaggiato che batte in posizione nettamente irregolare. E subito dopo i biancorossi restano in 10 per l'espulsione di Raicevic, reo di una botta al viso ai danni del diretto avversario. Minuto 86': un errore di Cinelli rischia di innescare un pericolosissimo contropiede dei padroni di casa che per fortuna non perfezionano l'azione. Al 90' fallo di Laverone su Pasquato e pericoloso tiro da fermo sulla sinistra quasi al limite dell'area affidato al solito Schiavone: tiro centrale che Vigorito si fa sfuggire ma poi recupera. Tre minuti di recupero nei quali non succede niente e così il Vicenza porta a casa un ottimo punto, con il rammarico tuttavia per la svista della terna arbitrale sul secondo gol del Livorno che scippa i biancorossi di una vittoria che, per quello che si è visto in campo, gli uomini di Marino avrebbero meritato. Ma da incorniciare è comunque l'ottima prestazione del collettivo e la maturità dimostrata nel condurre in porto il risultato una volta rimasti dieci contro undici.


LE PAGELLINE

AL TOP LAVERONE, SAMPIRISI E D'ELIA MA NESSUNO ESCE DAL CON VOTO INSUFFICIENTE.

Vigorito 6: si disimpegna bene nelle uscite ed è salvato al 50' dal fuorigioco di Fedato. Poco da fare invece sui gol amaranto, il secondo dei quali, come detto, è stato insaccato con Vantaggiato ben oltre la linea difensiva berica. Qualche piccola sbavatura non intacca il suo diritto ad una sufficienza piena.

Laverone 7: spinge come uno stantuffo sulla sua corsia, mettendo in area livornese un sacco di palloni interessanti. Inoltre si sbatte in un lavoro oscuro di contenimento che è preziosissimo per spezzare le trame offensive della squadra di Panucci. Il Dottore è tornato...

Mantovani 6,5: Vantaggiato è un brutto cliente: sembra un po' soprappeso e non è un gigante ma sulle palle aeree ci arriva sempre. Un buon lavoro averlo disinnescato, visto che segna solo in fuorigioco.

Sampirisi 7: stupisce di settimana in settimana il rendimento di questo ragazzo, inventato centrale per necessità contingenti. Si fa valere di testa, ha senso della posizione e con un buon piede come il suo gli riesce quasi naturale impostare le ripartenze con pulizia.

D'Elia 7: all'inizio del primo tempo è un po' imballato anche per la pericolosità degli esterni amaranto dalla sua parte. Poi cresce progressivamente in convinzione e condizione e il suo gol è da incorniciare.

Modic 6: il salto dalla Primavera, anche se del Milan, a titolare nella Cadetteria comporta un prezzo da pagare. Gli manca l'esperienza e qualche volta è timido nei contrasti ma sceglie di non fare le cose difficili a vantaggio di quelle più normali. E poi ha una tecnica sopraffina.

Cinelli 6,5: stavolta fa sentire in campo il peso del suo curriculum. Cucisce le trame, contrasta e cerca (finalmente) di trovare i suoi proverbiali inserimenti. Illuminante, a questo proposito, il suo contributo al secondo centro.

Urso 6: forse lo spostamento sulla linea laterale gli toglie un po' di povere dalla Santabarbara. Ma lui non sta a piangersi addosso e si fa carico del lavoro sporco in mezzo al campo. Sta a guardare Cazzola mentre piazza la zuccata dell'1-0 ma la spoporzione di mezzi fisici è evidente.

Gatto 6: lavora come un negro anche se non sempre alla quantità fa seguito altrettanta qualità. In questo momento è come una bomba sempre pronta ad esplodere ma con la miccia un po' bagnata. Non potrà che crescere...

Raicevic 6.5: di palloni gliene arrivano pochissimi ma in attesa del momento buono Filip si mette a disposizione come al solito per spizzate, difesa di palla e arretramenti in difesa nei calci da fermo. E quando arriva l'attimo giusto fa ancora il giustiziere. Mezzo punto in meno per la manata al viso che gli costa la doccia anticipata e il salto della prossima gara con il Cesena.

Giacomelli 6: piuttosto spento nel primo tempo, alza la qualità nella ripresa quando si fa carico di molte iniziative sulla fascia sinistra. Il limite odierno è stata la poca incisività, ma il suo contributo anche in fase di interdizione è stato positivo.

Sbrissa 6: entra e cerca di portare in dote un po' di inventività. Poi, quando c'è da soffrire, mette via il fioretto e si adatta ad una gara operaia, guadagnandosi la pagnotta.

Pettinari s.v.

Mister Marino 7: come già a Cagliari affronta una più titolata avversaria senza timori reverenziali, giocando la sua partita con una squadra ben messa in campo e il coraggio di dare fiducia ad un baby come Modic. Sta infondendo al suo Vicenza.2 fiducia nei propri mezzi e maturità tattica. Ora deve confermare che la maledizione del Menti è finita con l'Ascoli. Ma col Cesena sarà di certo un'altra partita ed un'eventuale successo spingerebbe i suoi verso traguardi davvero prestigiosi.

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Commenti degli utenti

Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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