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Il Vicenza soffre, combatte e porta a casa con il Bari il primo punto della stagione: pagelle e interviste

Di Alberto Belloni Sabato 10 Settembre 2016 alle 19:24 | 0 commenti

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Il Vicenza si presenta all’incontro con una formazione che finalmente si avvicina alla migliore possibile. Contro un Bari baciato dai pronostici della vigilia soffre, combatte e porta alla fine a casa il primo punto della stagione. Prima rischia di andare sotto su un pallone salvato sulla linea da Zaccardo, poi coglie un gran palo con Raicevic. Nella ripresa Vigorito sugli scudi, con salvataggi del risultato al 73’ e all’80’. Non è ancora il Lane che tutti vorremmo vedere, ma certo nemmeno quello orrendo di Ferrara. La strada è quella giusta. Si tratta solo di insistere e di non fare passi indietro…

LE PAGELLINE

VIGORITO 8: due parate importanti su Brienza, una delle quali assolutamente miracolosa. E’ davvero un peccato che, su un rilancio di piede, si stiri il muscolo della coscia, perché sta passando un momento eccezionale di forma.

D’ELIA 6,5: il suo ritorno sulla fascia fa fare al Vicenza un salto qualitativo largamente prevedibile. E’ logico che non sia al 100% ma già così assicura al Lane copertura e una spinta continua sulla corsia di sinistra. Quello che purtroppo era mancato con Pucino…

ESPOSITO s.v.: esce al 37’, dopo una torsione che lo lascia dolorante. Sin lì non aveva affatto demeritato.

BOGDAN 6: inizia con due leggerezze che fan venire la tachicardia al pubblico del Menti. Poi trova tranquillità, grazie anche al compagno di reparto, e sbroglia qualche situazione spinosa. Prova anche a far male a Micai sui calci da fermo. Ha fisico e velocità, mancano ancora esperienza e colpo d’occhio. Si può dargli tempo…

ADEJO 7: lì in mezzo serviva qualcuno che facesse dell’essenzialità e della fisicità la sua arma migliore. Il rientro del nigeriano assicura l’una e l’altra e tutta la retroguardia ne beneficia, nonostante Maniero cerchi di metterla in difficoltà spaziando continuamente da un lato all’altro.

ZACCARDO 6,5: trae evidente giovamento dall’essere ritornato sul suo lato di competenza. E’ chiaro che gli automatismi non sono perfetti e che la reattività deve ancora migliorare, tuttavia mostra evidenti progressi rispetto a Ferrara, soprattutto nella buona disposizione a sostenere la manovra offensiva sulla fascia.

RIZZO 6+: ha dalla sua un salvataggio sulla linea al terzo minuto. A centrocampo c’è da soffrire non poco perché i baresi palleggiano bene e fan girare velocemente la sfera. Alla lunga, però, la diga biancorossa tiene bene il confronto. Resta fisiologica la mancanza di un elemento pitagorico ma non è colpa di chi ha giocato.

SIGNORI 6,5: nemmeno lui è un regista e non gli si può chiedere di illuminare il campo con invenzioni fosforiche. Ci mette quel che ha: ordine, grinta, senso della posizione, mobilità. Nel secondo tempo, quando in molti da una parte e dall’altra, avevano ormai la spia rossa accesa, lui ne ha abbastanza per andare a pressare nella metà campo dei galletti.

SIEGA 6: voto di incoraggiamento, perché in realtà si vede piuttosto poco nella trequarti barese. Fa un lavoro oscuro di contenimento, ma certo Giacomelli è altra cosa, soprattutto come capacità di approfittare delle ripartenze per mettere in crisi la cerniera avversaria.

GALANO 5,5: un primo tempo opaco. Un po’ meglio nella ripresa, dove non fa comunque cose trascendentali. Nei suoi sprazzi, dimostra per l’ennesima volta di essere l’elemento capace di fare la differenza con la sua classe cristallina. Va dunque atteso alla forma migliore, perché torni l’arma vincente del Lane.

VITA 5,5: varrebbe l’ampia sufficienza per l’abnegazione che mette in campo, correndo come un forsennato sulla corsia di competenza. Però non salta mai l’uomo nell’uno contro uno e i suoi traversoni, altre volte capaci di creare pericoli a centro area, sono stavolta pochi e spesso imprecisi.

RAICEVIC 6: Discreto primo tempo: al 6’ devia bene sul palo su punizione di Galano, poi un colpo di testa al 21’ e una deviazione mancata di un soffio in mischia al 40’. Nella ripresa si spegne progressivamente. L’impressione generale è che sia in crescita. Dovrebbe però essere meno lezioso nei tocchi, che volte sembrano inutili virtuosismi. Chiede un rigore in zona Cesarini, ma non si capisce chi strattona chi…

CERNIGOI s.v.: una comparsata, nella quale però trova il tempo per cercare un gran sinistro, che finisce sopra al montante. Pure lui merita di essere atteso…

LE INTERVISTE

Mister STELLONE: “Il pareggio è un risultato che non ci accontenta. Dite che il mio collega Lerda ha affermato che ai punti avrebbe vinto il Vicenza? Ogni opinione è rispettabile, ma se guardiamo alle occasioni si fa presto a capire chi è andato più vicino alla vittoria… Diciamo che ci possiamo accontentare, anche perché il fondo del campo era pessimo e faceva un caldo terribile.”

Mister LERDA: “Sono soddisfatto di quel che hanno fatto i miei contro una delle tre o quattro più attrezzate formazioni della B. Ho cominciato a vedere la squadra per cui stiamo lavorando: bene le distanze tra i reparti, bene il modo di stare in campo, anche se ho dovuto cambiare qualcosa in corsa per l’infortunio di Esposito. Noi abbiamo avuto 5 o 6 situazioni interessanti, nelle quali dobbiamo avere maggiore cinismo. Siamo andati un po’ in sofferenza nella ripresa quando loro hanno inserito Brienza, ma poi ci siamo sistemati. La difesa ha trovato sicurezza con Adejo e D’Elia e anche Zaccardo è andato molto bene sulla fascia. Ora dobbiamo continuare così, sapendo che avremo ancora alcuni elementi che ci daranno qualità: penso alla crescita di Fabinho e alla disponibilità di Bellomo e di Giacomelli. Essere ancora a zero reti fatte non mi preoccupa: Ferrara non fa testo e nelle due gare con Carpi e Bari abbiamo creato molto e i gol arriveranno prestissimo!”

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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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