Il Vicenza prova a "matare" il Toro
Venerdi 14 Maggio 2010 alle 16:15 | 0 commenti
 La sintesi della gara di andata
Serenità , consapevolezza, speranza. Con questi stati d'animo il Vicenza è partito per Torino, dove domani (stadio Olimpico, ore 15,30) affronterà i granata nel terz'ultimo atto del campionato cadetto.La truppa di Maran (gran ritorno in panchina il suo, 8 punti in 4 giornate), reduce dalla vittoria con l'Empoli, cerca un altro mattone per costruire la salvezza.
I 49 punti raccolti fin qui, infatti, non mettono del tutto al riparo da sorprese, dato che la quota playout è ancora solo 3 lunghezze sotto.Ma se ci si volta a guardare indietro, c'è chi (ed è più di qualcuno) sta peggio: il Padova (42), impegnato all'Euganeo nell'ultima spiaggia con l'Ascoli, il dissestato Mantova (45) che gioca a Crotone, contro i lanciatissimi "squali" di Lerda.
E ancora il Frosinone (46), che ospita al Matusa un Grosseto con qualche residua velleità di playoff, la Triestina (46) che spareggia a Piacenza (49), la Reggina (47), che ha il match-ball salvezza con un Gallipoli (40) già virtualmente retrocesso.
Domani Sgrigna e compagni potranno dunque contare su una relativa tranquillità , a differenza del Toro, "condannato" dalla piazza a raggiungere almeno gli spareggi per la A, dato che il treno della promozione diretta (il Brescia, secondo, sta 5 punti sopra) è ormai passato da un pezzo.
I granata avranno anche alcune assenze pesanti (Leon, Pestrin, D'Ambrosio, forse Scaglia) e il Vicenza concentrato e determinato del Maran-bis potrebbe pure pensare al colpaccio, peraltro già riuscito al'andata.
Dovesse andar male, i prossimi impegni lasciano comunque spazio alla speranza.
Questa sera, infatti, il Lecce prossimo avversario dei biancorossi, potrebbe salire matematicamente nella massima serie, gli sarà sufficiente un pareggio in casa con il Cesena.
Affrontare la capolista ebbra di una settimana di festeggiamenti potrebbe essere un vantaggio non indifferente, in casa Vicenza il tifo per i salentini è alle stelle.
Non bastasse far punti con il Lecce, il calendario è benevolo e all'ultima giornata riserva al Lane la trasferta in casa dell'ultraretrocessa Salernitana.
Ma intanto, si può provare a "matare" il Toro.
I PRECEDENTI CON IL TORINO. Quella di domani è una "classica" degna della serie A, più che della cadetteria. I destini del Lane e dei granata si sono incrociati fin dai tempi eroici del calcio. Basti pensare al nome di Romeo Menti, vicentino doc e gloria del Grande Torino dissoltosi sulla collina di Superga. Ventinove i confronti diretti tra le due formazioni, con il bilancio che parla  piemontese: diciassette vittorie del Toro, nove i pareggi, biancorossi a bersaglio solo tre volte. L'ultima vittoria del Vicenza a Torino è datata addirittura 1971 (2-3 con tripletta di Maraschi e tentativo di invasione di campo finale dei tifosi locali, inferociti con l'arbitro Lo Bello). Torino-Vicenza in serie B ha solo tre precedenti, a dimostrazione che la partita è da piani alti del calcio. Granata avanti due vittorie a zero: nell'aprile 2005 fu 2-1 (autorete di Leandro Vitiello e Quagliarella per i granata, di Gonzalez la replica biancorossa), nel settembre dello stesso anno il Toro vinse 2-0 (Muzzi e Stellone), pareggio invece nel febbraio 2004 (1-1 a firma Fabbrini e Luca Rigoni). Al Menti, all'andata, in una partita giocata in condizioni di classifica quasi opposte alle attuali (berici con sogni playoff, piemontesi in crisi di risultati nonostante la cura Beretta), fu 1-0, con una delle tante perle di Sgrigna, imbeccato da Botta sulla fascia sinistra: delizioso il pallonetto con cui il romano, dopo aver seminato Loria, sbertucciò Sereni in uscita disperata.
LE PROBABILI FORMAZIONI. Per numero di acciaccati sta peggio Colantuono. La lista dei granata non al meglio comprende infatti l'ex Gorobsov, Scaglia e Antonelli. Squalificati D'Ambrosio e Pestrin, Leon è partito per il ritiro pre-mondiale della nazionale honduregna. Ma basta scorrere i nomi dei sostituti per capire che l'organico dei piemontesi è tale da poter far fronte a queste assenze. Per Maran una settimana all'insegna del sorriso, con la casella degli squalificati vuota e l'infermeria pressoché sgombra (con le sole eccezioni di Fortin, ancora in recupero dal colpo della strega patito contro il Padova, e di quella, ovvia, di Madonna). Anche le preoccupazioni di metà settimana riguardo a Giani e Bjelanovic si sono dissolte, il tecnico avrà la più ampia possibilità di scelta. Ecco dunque i probabili ventidue di partenza:
VICENZA (4-4-2): Russo; Martinelli, Di Cesare, Giosa, Brivio; Gavazzi, Braiati, Botta, Di Mattteo; Sgrigna, Bjelanovic. All. Maran
TORINO (4-4-2): Sereni; Rubin, Zoboli, Loria, Rivalta; Gasbarroni, Genevier, Barusso, Scaglia; Salgado, Bianchi. All. Colantuono
ARBITRI. Fischia Damato di Barletta (lo stesso di Torino-Padova 0-1, veneti corsari... Maran può sperare nei corsi e ricorsi), assistenti Manganelli e Barbirati. Il quarto ufficiale è Di Stefano.
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