Il Vicenza ed Esposito, da Napoli via Roma e Marino
Giovedi 10 Giugno 2010 alle 08:18 | 0 commenti
In questi giorni l'hanno sentito in tanti, Antonio Esposito, in merito al suo interessamento per l'acquisto del Vicenza Calcio.
L'imprenditore romano (nella foto, interessi nella telefonia, con la gestione di una catena di negozi Wind e 3, e immobiliari, presidente del Marino Calcio) dal cognome di chiara matrice napoletana, non ha particolari segreti da difendere e ammette candidamente di ambire al trono di via Schio.
Lunedì prossimo il rappresentante di quella che è stata definita cordata "romana", ma che in realtà balla da solo (con la famiglia), incontrerà l'ad vicentino Preto, nel dichiarato tentativo di strappare un primo sì verso l'accordo.
Esposito, incontro decisivo o interlocutorio?
Direi decisivo, le fasi della conoscenza reciproca sono ormai alle spalle. Se lunedì non trovassimo una sintesi con l'attuale proprietà , i tempi si dilaterebbero, fino a rendere impraticabile operare sul mercato. Siamo già al 9 di giugno, alle porte ci sono le definizioni delle comproprietà , la scelta di un tecnico, molte altre decisioni importanti da prendere. Insomma, i tempi stringono, o lunedì si arriva ad una ipotesi d'accordo oppure guarderemo in altre direzioni.
Pensa di avere in mano carte vincenti?
Guardi, dopo la formalizzazione della nostra offerta, avvenuta ormai una decina di giorni fa, siamo stati ricontattati dal dottor Preto, persona umanamente e professionalmente squisita, con il quale abbiamo fissato l'incontro della prossima settimana. È stato l'ad stesso a parlare con noi di offerta interessante, perciò credo senz'altro di avere voce in capitolo.
Come si compone la vostra proposta?
È un'offerta strutturata, con alcuni punti aperti alla discussione, come per esempio il centro tecnico. Ma l'attuale proprietà ha volontà di cedere, noi di comprare, questo è un dato di fatto. Focalizzeremo l'attenzione sulle cifre, sulle quali, come in ogni trattativa che si rispetti, potranno sorgere delle differenze, si vedrà se colmabili o meno.
È a conoscenza che i supporters biancorossi stanno già storcendo il naso, sulla sua origine napoletana. Ci sono vecchi rancori tra tifoserie.
Li conosco molto bene, sono un simpatizzante azzurro, ricordo bene la vittoria biancorossa in Coppa Italia. Lei tocca un tasto delicato: i soldi da investire nell'operazione d'acquisto sono tanti, 7/8 milioni di euro (considerato che Esposito vuole il 70/80% delle quote societarie, significa che il Lane è stato approssimativamente valutato 10 milioni di euro, ndr). Affrontare l'investimento e trovarsi con il tifo contro, per quanto mi riguarda, non avrebbe senso. Una squadra è patrimonio dei suoi tifosi, perciò alcuni miei collaboratori si stanno già muovendo per sondare il terreno su quale sarebbe il grado di gradimento ed accoglienza cui andremmo incontro.
Lei è presidente del Marino, società neopromossa in Eccellenza. Il salto in serie B è di quelli importanti.
Meno di quanto si possa pensare. Costi e ricavi sono in proporzione, in B si spende e si incassa di più, ma i meccanismi di gestione non variano poi di molto.
Il Vicenza verso la famiglia Esposito, dunque? Se fino a ieri lo scenario era assai poco probabile, oggi qualche spiraglio in più si è creato. Il silenzio tombale del senatore Alberto Filippi, seguito ad alcune voci su un suo presunto riavvicinamento a via Schio, preoccupa Cassingena e Preto, orientati a cercare a 360° soluzioni alternative.
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