Il Vicenza Calcio va alla Vi.Fin, con la BPVi ancora main sponsor. E Variati con Nicolai dilaziona il debito ora di Alfredo Pastorelli & c.
Martedi 31 Maggio 2016 alle 00:57 | 0 commenti
Nella giornata del 30 maggio è stato ufficializzato il passaggio di proprietà , già anticipato da mesi, della storica società Vicenza Calcio dalla gestione con tanti, troppi buchi neri, non solo di bilancio, di Sergio Cassingena & c. a quella di Alfredo Pastorelli con l'ipotesi dell'entrata in società anche di Savino Tesoro, possibilità anche questa già nell'aria ma che con il suo passato getta ombre su soci apparentemente più affidabili come Marco Franchetto e la sua famiglia. Se la notizia di questi giorni che salta più all'occhio in casa Lane è che la Banca Popolare di Vicenza quasi sicuramente continuerà ad essere sponsor principale della squadra, non sarà inopportuno monitorare la Vi.Fin., che a differenza di imprenditori come De Laurentiis per il Napoli e Della Valle, che hanno preferito ripartire dalla serie C per immettere soldi fresci nei nuovi club, si impegna sì, ma facendosi finanziare anche dai soldi dello Stato, del Comune e dei fornitori.
Ma andiamo con ordine nei due fatti collegati e collegabili.
Dopo aver già annunciato la fine del rapporto per la prossima stagione con la squadra di basket maschile cittadina, lasciandola ad un incerto destino nonostante una sorprendente annata al vertice nel campionato nazionale di serie B, la BPVi sembra che continuerà a sostenere il calcio cittadino, nonostante la crisi dell'istituo bancario e le migliaia di soci rimasti senza soldi.
Come “a corto†di quattrini reali per la squadra sembra lo sia anche la nuova proprietà ... che al di là dei proclami, per altro tipici di chi gestisce questo territorio, pare intenzionata non a immettere denaro fresco, quello che servirebbe per il salto di qualità e per un risanamento definitivo, ma a utilizzare al meglio le risorse, economiche e relazionali, esistenti: contributi di Lega, rapporti privilegiati con l'Agenzia per le Entrate che concede dilazioni dei debiti fiscali non usuali per le aziende che producono, abbattimento dei debiti con i fornitori, che ne vengono danneggiati, soci di discutibile provenienza... Tutto questo mentre l'avvocato Gianluigi Polato, presente sia nel vecchia proprietà , che ha causato i danni al club, che nella nuova, che dice di volerli risolvere, pare "raffigurare" il ruolo di chi, più della metà del vecchio Cda della BPVi, è ancora al suo posto per gestire i danni che ha causato o a cui ha assistito inerte.
Il sindaco Achille Variati, intanto arricchisce il suo “caloroso in bocca al lupo a chi da oggi guiderà le sorti del Vicenza Calcio†con una lunghissima dilazione, "sponsorizzata" dall'ambizioso Umberto Nicolai, ex Coni a caccia di consensi per se stesso e per conto terzi, per il debito della società professionistica Vicenza Calcio spa col Comune, anch'essa non usuale per i piccoli club dilettantistici costretti a pagare cifre anche piccole, per l'amministrazione ma non certo per loro, salvo penalizzazioni nella concessione degli impianti cittadini. Ma questo "omaggio", sicuramente apprezzato da un "uomo d'affari" come Pastorelli più degli auguri di rito e che si spera sia almeno garantito da una fidejussione per tutelarsi da inadempienze future visti i tempi eccessivamente lunghi concessi per il rientro, aggiunge dubbi a dubbi sulla nuova proprietà .
Se deve dilazionare in 12 anni 500.000 euro, dopo aver promesso di avere 35 milioni disponibili sull'unghia per un fantomatio nuovo stadio, sembra sempre più chairo che più che finanziare il Vicenza Calcio voglia autofinanziare i suoi progetti: Pastorelli uno Zonin 2? Vedremo.
“Negli ultimi anni – dice comunque nella nota ufficiale Variati - le vicende societarie sono state al centro dell’attenzione per vari motivi dando vita ad un clima spesso non positivo che in più occasioni ha influenzato il rapporto con i tifosi e il rendimento della squadra. Oggi c’è stato il passaggio di consegne alla guida del Vicenza Calcio, un patrimonio della città e della comunità vicentina che va difeso e tutelato, come vanno tutelati i tifosi che trasmettono la loro passione di padre in figlio e che meritano rispetto per l’attaccamento ai colori biancorossi. L’invito è quindi a girare pagina e lasciare tensioni ed incomprensioni alle spalle per guardare avanti per il bene della squadra, dei tifosi e della città valorizzando la storia, la tradizione e l'importanza non solo sportiva della squadra. Da parte dell’amministrazione comunale c’è la massima disponibilità a collaborare, lavorando insieme per riportare il Lane ai vertici del calcio, come meritano i tifosi biancorossiâ€.
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