Il vicentino Andrea Luzi presidente nazionale Caf Acli
Martedi 31 Maggio 2016 alle 13:12 | 0 commenti
Acli di Vicenza rende noto che in settant’anni di storia è la prima volta che un vicentino ricopre un ruolo di responsabilità apicale nell’Associazione che nel dopoguerra ha formato e sostenuto i lavoratori, fucina di idee e bacino inesauribile di crescita di una classe politica che ha contribuito alla crescita del Paese. Le Associazioni cristiane lavoratori italiani, a seguito del recente congresso nazionale, hanno rinnovato le cariche associative. E si può parlare di un vero e proprio processo di rinnovamento e ringiovanimento, a partire dal presidente nazionale Roberto Rossini (55 anni), fino ad arrivare al presidente nazionale del Caf Acli Andrea Luzi (47 anni).
Il Consiglio nazionale Acli, svoltosi a Roma il 28 maggio scorso, ha eletto Andrea Luzi, già presidente provinciale delle Acli di Vicenza per otto anni, presidente regionale delle Acli del Veneto per otto anni, responsabile delle Acli nazionali al Welfare ed allo Sviluppo reti di imprese, presidente nazionale del Caf Acli. Andrea Luzi, direttore generale del Sistema Acli di Vicenza, siederà nella Presidenza e nella Direzione nazionali delle Acli in qualità di titolare della delega alle Politiche fiscali. Un incarico di rilievo e di grande responsabilità , specie in questo momento storico-sociale del tutto particolare, in cui le Acli sono chiamate a svolgere una funzione determinante e trasversale per la coesione sociale. Il prestigioso incarico di presidente nazionale del Caf Acli ad Andrea Luzi rappresenta un motivo di orgoglio per le Acli di Vicenza che, in settant'anni di storia, non avevano mai avuto un dirigente ai vertici dell'Associazione nazionale. "Sono particolarmente grato alle Acli vicentine per avermi consentito di maturare un'importante esperienza – commenta il presidente nazionale del Caf Acli Andrea Luzi – che intendo portare anche nell'esercizio di questo nuovo delicato incarico, in una fase di profonda trasformazione del Welfare e della pubblica amministrazione. La sensibilità ed attenzione dimostrati nel Vicentino, unitamente all’esperienza maturata nel corso dell’ultimo mandato di Presidenza nazionale, saranno determinanti per consentirmi di assolvere al meglio al lavoro che mi attende. E svolgerò il mio incarico tenendo ben presente il mandato che Papa Francesco ci ha affidato nell’udienza speciale dello scorso anno, quando il Santo Padre ha consegnato alle Acli la fedeltà ai Poveri, che si aggiunge alle tre storiche fedeltà alla Classe lavoratrice, alla Democrazia ed alla Chiesa". Una coincidenza decisamente significativa, perché le tre fedeltà sono state pronunciate il 1 maggio 1955 dal vicentino presidente nazionale delle Acli Dino Penazzato.
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