Il Veneto Serenissimo Governo ricorda Bragadin e lancia un appello ai veneti
Lunedi 12 Agosto 2013 alle 15:39 | 0 commenti
Luca Peroni, presidente del Veneto Serenissimo Governo - Tante volte abbiamo descritto con forza il pericoloso vicolo cieco in cui la nostra società si è infilata. I nostri appelli sono stati indirizzati verso un'analisi storico-scientifica della realtà odierna ossia abbiamo spinto affinché le persone si sforzino di capire quali forze, quali scelte, quali umori, quali speranze ecc. abbiano portato noi, l'Europa, l'occidente, ad uno sviluppo sociale tecnologico ed umano ad altissimi livelli come è.
Tanti uomini di tutto il mondo aspirano alla libertà , al progresso, alla democrazia e questo deve farci capire che è indispensabile lottare affinché tutto ciò prosperi sempre di più.
In tutto questo dobbiamo essere coscienti che forze esterne e purtroppo anche forze al nostro interno stiano sfruttando le nostre conquiste per interessi personali.
Dobbiamo capire che non siamo arrivati all'eden: possiamo esserci avvicinati moltissimo tanto da sfiorarlo ma purtroppo ci siamo abbandonati al piacere dell'estasi del non far nulla; tanto oramai ci siamo e ci resteremo all'infinito. Niente di più sbagliato, il futuro è denso di problemi e difficoltà e sarà necessario difendere le nostre conquiste con le unghie e con i denti per non rischiare di finire nel baratro della miseria e nella regressione collettiva infinita; di esempi storici ne abbiamo quanti ne vogliamo.
Per fortuna noi veneti abbiamo una gloriosa storia da cui poter attingere forza e dignità e come abbiamo più volte incitato il nostro popolo in questi anni continueremo a farlo perché è quella che ci ha fatto crescere in tutti gli ambiti fino ai nostri giorni.
Ben 442 anni or sono proprio come questi giorni, uno dei più grandi eroi Veneti pose una pietra miliare sulla libertà e la dignità dell'intero occidente contribuendo come non mai alla difesa dei nostri valori ed all'arresto dell'oscurantismo imperiale e religioso che si apprestava ad invadere l'intera Europa.
L'esempio che Marcantonio Bragadin diede al mondo resterà nella storia di chi vorrà adesso o in futuro lottare per la giustizia e contro le costrizioni sia che siano di natura economica, sociale, religiosa, insomma per chi nel mondo si batterà per la libertà .
Bragadin lottò sino alla morte per difendere la Patria Veneta i suoi beni ed i suoi (abitanti) la loro libertà religiosa e il loro libero arbitrio.
Bragadin accettò una morte delle più orrende dopo giorni e giorni di torture fisiche e psichiche ma non rinnegò mai la sua Patria ed il suo Dio non venendo mai meno alla parola data.
Il massacro di Famagosta, la fermezza dei suoi difensori, le morti atroci soprattutto dei suoi comandanti, compreso il supplizio del suo governatore diedero il tempo necessario alla flotta Veneta ed alla lega santa di organizzarsi e vincere a Lepanto, arrestando l'onda d'urto dell'espansionismo religioso islamico, identificato allora nell'impero turco ottomano.
Da qui il famoso rinascimento italiano ed europeo ebbe una spinta ed un contributo preponderante tanto da portare l'occidente a crescere e svilupparsi secondo le sue aspirazioni a livelli mai visti.
Ricordo in ultima analisi che sia Bragadin che Venier oppure Don Giovanni d'Austria e molti altri eroi di questi eventi appartenevano alla classe più agiata della società e che con i capitali che avevano le loro famiglie potevano benissimo vivere agiatamente sia loro che i loro discendenti per secoli ancora, ma scelsero di lottare ed in molti casi di morire assieme ad altrettanti eroici soldati di classi meno abbienti per l'amore verso la Patria ed il suo sviluppo.
Veneti, è arrivato il tempo di prendere una decisione vitale per noi per le nostre tradizioni e per le generazioni future; o si è dalla parte di miseri eunuchi senza dignità che ripetono all'infinito il disco della ripresa economica spingendoci nel baratro della miseria e della divisione o si è dalla parte del Veneto Serenissimo Governo, erede e continuatore della storia, cultura e tradizioni della Veneta Serenissima Repubblica, e insieme lotteremo per il nostro libero arbitrio verso un nuovo rinascimento comune. La decisione spetta a voi.
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