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Categorie: Economia&Aziende
Il sindaco Variati riceve il primo schiaffo pubblico meritato: pochissimi vicentini sono cascati nella sua trappola
Sabato 26 Novembre 2016 alle 10:31 | 0 commenti
Una mattinata di tensione al teatro Comunale di Vicenza: animi accesi e continue proteste tra i pochi cittadini (nella foto la sala) intervenuti al controverso, per il mancato invito delle associazioni, incontro sulla Banca Popolare di Vicenza organizzato da Camera di Commercio, Provincia e Comune di Vicenza. Durante gli interventi iniziali è partita una forte protesta dal pubblico con un moderatore che ha contribuito a creare ancora più tensione mettendosi di traverso e attaccando anche il direttore di VicenzaPiù: "mi avevano parlato di lei, guardi che la faccio accompagnare fuori". Il pubblico è insorto con fischi e grida verso il moderatore: "vai fuori tu e la tua tv!".Â
L'unico che riesce a placare gli animi è il sindaco Achille Variati che si appropria del microfono e "consiglia" al moderatore di far intervenire alcuni contributi dal pubblico.Â
"Siete tutti d'accordo, siete venuti per prenderci in giro!" è il grido che risuona di più in sala. E oltre a quella delle associazioni è stata fatta notare anche l'assenza di un rappresentante della magistratura di Vicenza.Â
In prima fila, invece, è arrivato il presidente di Banca Popolare di Vicenza, Gianni Mion.
Presenti, oltre a Variati, il sindaco di Prato, Matteo Biffoni, mentre quello di Udine Furio Honsell ha dato forfait per un problema famigliare, l'assessore regionale ai servizi sociali Manuela Lanzarin, e il presidente della Camera di Commercio di Vicenza Paolo Mariani, con il sottosegretario all'economia Pierpaolo Baretta arrivato con due ore di ritardo.
Tutti contestati durante gli interventi.Â
Nel saluto di apertura Variati ha detto: "Non mi sono mai girato dall'altra parte davanti ai problemi, è una questione nazionale, non solo territoriale. Mi aspetto che oggi il governo dica cosa farà e di sapere anche da Mion cosa vuole fare della banca. Se alla fine di questo incontro resterà un filo su cui lavorare avrà avuto un senso".
C'era la possibilità di fare domande alle quali bisognava iscriversi compilando un modulo; poi sarebbero state sorteggiate alcune da fare in sala e le restanti sarebbero state inoltrate via mail...
Ma il protocollo è leggermente saltato, per usare un eufemismo, con molte persone che se ne sono andate al grido di:
"Andate a casa tutti!".
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