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Il sindaco di Padova Bitonci "affossato" da Forza Italia, il disaccordo dei berlusconiani vicentini

Di Redazione VicenzaPiù Sabato 12 Novembre 2016 alle 20:42 | 0 commenti

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Le note dell'assessore Elena Donazzan

A seguito delle vicende di Padova, dove il sindaco Massimo Bitonci ha perso la maggioranza a causa delle dimissioni di due dei quattro consiglieri comunali di Forza Italia, gli amministratori vicentini del partito berlusconiano ribadiscono in una nota quanto di buono viene promosso da anni sui territori dall'alleanza Lega Nord-Forza Italia, manifestando il loro completo disaccordo con quanto successo nel Comune patavino. Gianluca Peripoli, vicesindaco forzista di Montecchio Maggiore, città in cui da anni l'alleanza Lega-FI governa, esordisce affermando: "Non capisco quali motivazioni abbiano spinto i due consiglieri di Forza Italia eletti in Comune a Padova a firmare con le minoranze la sfiducia al sindaco Bitonci.

Si tratta di un gesto che reputo sbagliato, inconcepibile e per certi versi folle in quanto potrebbe compromettere un'alleanza storica, che ben governa i territori in un momento delicatissimo per il futuro dell'Italia. I due consiglieri comunali sono già stati sospesi dal responsabile nazionale, l'onorevole Gregorio Fontana, e deferiti ai probiviri in attesa di una, speriamo veloce, espulsione".

Della stessa lunghezza d'onda Carmela Maresca, vicesindaco di Creazzo, che anche lei da anni governa in alleanza con il partito salviniano: "Non condivido quanto accaduto a Padova. Come vicesindaco sento il bisogno di dire che l'alleanza FI-Lega è un encomiabile esempio di buon governo dei territori. Qui a Creazzo, come in altre realtà, siamo uniti per fare il bene dei nostri concittadini. Scelte personali, come quelle fatte a Padova, non possono minare anni di amministrazione virtuosa".

Infine Ulisse Borotto, vicecoordinatore provinciale di Forza Italia e sindaco di Nanto, sostiene: "Va introdotto  il vincolo di mandato, come da anni ripete il presidente Berlusconi. Non possiamo essere ostaggio di chi un giorno dice una cosa per poi farne un'altra nel giro di poco. Le scelte di Padova sono personali e l'alleanza Lega-Forza Italia non si tocca. Il partito a livello regionale spero darà seguito, il prima possibile, a quanto deciso a livello nazionale".

"Un detto, che credo valga in politica come nella vita, dice che sui cadaveri dei leoni festeggiano i cani credendo di aver vinto. Ma i leoni rimangono leoni e i cani rimangono cani.
Ebbene, chi dal centrodestra a Padova ha fatto cadere la giunta del sindaco Bitonci, che stava risanando la città dopo anni di governo della sinistra, dovrebbe farsi un serio ed accurato esame di coscienza perché con la propria azione distruttiva ha tradito il mandato degli elettori padovani dinanzi ai quali ora dovranno assumersi le proprie responsabilità, come anche Furlan e Marin che con dei ruoli importanti di partito non hanno saputo gestire una situazione che non ha solo cadute politiche locali ma nazionali".
Lo afferma l'assessore regionale di Forza Italia, Elena Donazzan, commentando la caduta della giunta Bitonci a Padova per "manovre di palazzo".
"Questi soggetti sono dei voltagabbana alla stregua dei Verdini e degli Alfano - riprende Donazzan - e il presidente Berlusconi ha perfettamente ragione a chiedere l'introduzione del vincolo di mandato.
Credo inoltre che chi ad ogni livello intende mettere in discussione l'alleanza Forza Italia-Lega Nord, che in Veneto sta governando in modo serio e virtuoso, agisce per favorire la sinistra e Renzi e non per ricostruire un area conservatrice, popolare e liberale che possa tornare al governo della nazione per dare agli italiani le risposte che attendono".
"Credo anche che l'operazione di Stefano Parisi, che sembrava potesse essere una opportunità per allargare il perimetro del centrodestra, non sta soddisfacendo le aspettative iniziali almeno per due motivi - fa sapere l'assessore regionale di Forza Italia -. Il primo perché il centrodestra vince solo se è unito e non se Forza Italia e Lega si separano. Il secondo perché il suo progetto si sta rivelando il viatico per ritornare alla ribalta di personaggi politici anche impresentabili che agli elettori di centrodestra hanno già voltato le spalle finanche con le proprie condotte personali. E chi ti tradisce una volta lo farà per sempre", conclude.

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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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