Il ricorso di Roma contro lo statuto veneto dimostra che l'unica via è l'indipendenza
Venerdi 3 Febbraio 2012 alle 21:15 | 0 commenti
Gianluca Busato, Portavoce Veneto Stato, veneto stato.com - Il governo italiano ha fatto ricorso contro il comma 4 dell'articolo 30 del nuovo statuto approvato dalla regione Veneto che recitava: "La Regione, d'intesa con il Consiglio delle autonomie locali, adatta i vincoli posti dalla legislazione statale in materia di coordinamento della finanza pubblica alle specifiche esigenze del Veneto".
Alla notizia dell'opposizione di Roma alla volontà di autonomia del Veneto si sono sprecate le urla di chi ha ingannato per decenni gli elettori veneti sulla fattibilità di una riforma dello stato in tal senso.
Mettetevela via: la risposta di Roma sarà sempre e soltanto no. Chi oggi chiede i voti ai veneti per ottenere l'autonomia o il federalismo mente sapendo di mentire.
L'unico obiettivo politico concreto e raggiungibile resta oggi più che mai l'indipendenza del Veneto, da ottenersi tramite il percorso pacifico, democratico e legale di diritto internazionale, attraverso l'indizione di un referendum di indipendenza del Veneto, con monitoraggio internazionale.
Oggi sappiamo, grazie a un sondaggio scientifico commissionato da Veneto Stato e condotto dalla società MPS Marketing, che la maggioranza assoluta degli elettori veneti voterebbero a favore dell'indipendenza del Veneto, con il 53,3% dei voti validi dichiarati.
Oggi tutti noi veneti sappiamo che l'attuale classe dirigente della regione Veneto non ha più scusanti né alternative all'indizione di un referendum per l'indipendenza del Veneto Stato. Se non lo faranno gli attuali governanti in regione, sarà la storia a determinare la nuova classe dirigente indipendentista
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