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Il racconto drammatico della Rangers sullo sparo di pistola all'ospedale di Vicenza: "altissima tensione"

Di Note ufficiali Mercoledi 21 Novembre 2018 alle 18:23 | 0 commenti

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Sono circa le 13, una GPG della Rangers Vigilanza viene contattata dal 1° Servizio Psichiatrico di Diagnosi e Cura di Vicenza - riporta in una nota il Gruppo Battistolli - Una chiamata di routine, capita spesso che un paziente si rifiuti di prendere le proprie medicine. Problematica solitamente risolta da una parola bonaria. Ma lo scenario all’SPDC è ben diverso. Un uomo armato, in evidente stato di agitazione, si è introdotto nell’edificio e ha esploso un colpo in direzione del medico di turno. Il Rangers viene informato dell’imminente arrivo delle Forze dell’Ordine, ma la circostanza richiede un pronto intervento. 

Velocemente la GPG fa evacuare il sito dal personale medico e sanitario, pregando i restanti, impossibilitati a muoversi, di chiudersi a chiave nelle proprie camere. Si tiene preparato all’eventuale ingaggio con l’uomo, che nel frattempo si è barricato all’interno di una stanza con la pistola ben in vista. Minuti di altissima tensione per la Guardia della Rangers Vigilanza. L’epilogo della trama può mutare in un attimo, basta una frase, un movimento. L’arrivo dei Carabinieri è provvidenziale: un breve aggiornamento sulla dinamica in atto e decidono di intervenire. Il Rangers continua a tenere sotto controllo l’uomo, mentre i Carabinieri irrompono nella stanza, immobilizzano l’aggressore e lo ammanettano. Da una successiva perquisizione, nello zaino dell’uomo, risulterà anche un coltello da caccia di grandi dimensioni. L’arma dell’individuo: una fedele riproduzione di una Beretta 98 FS, a salve. Fortunatamente nessun ferito o danni da segnalare nel reparto grazie alla freddezza della GPG e all’intervento delle Forze dell’Ordine.

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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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