Il professor Weston a Vicenza spiega il cicloturismo con la Fiab
Sabato 6 Aprile 2013 alle 13:44 | 1 commenti
La bicicletta sarà la vacanza del futuro. Le ragioni per dare credito a questa affermazione sono state affrontate questa mattina a Vicenza in un convegno internazionale della Fiab (Federazione Italiana Amici della Bicicletta) riunitosi nella sala congressi della confartigianato di Vicenza. L'intensa mattinata di lavori è stata aperta dal saluto del sindaco Achille Variati, che ha tenuto a ribadire l'importanza della mobilità ciclabile nelle città .
Tra i molti interventi che si sono susseguiti spicca quello del professor Richard Weston (nella foto), dell' università di Central Lancashire arrivato dalla Gran Bretagna per spiegare i vantaggi del cicloturismo attraverso il suo studio realizzato per conto della Unione Europea sulla "Mobilità ciclistica in Europa". Il professore ha spiegato che il turismo in bicicletta porta vantaggi sia al turismo di massa, quanto soprattutto a quello alternativo che viene spesso dimenticato o nemmeno conosciuto da turisti e cittadini e che può rappresentare una risorsa importante per le amministrazioni che vogliono migliorare la loro capacità turistica. Infine il professor Weston ha ricordato come il cicloturismo porta vantaggi anche all'economia locale e soprattutto all'ambiente, plus specifici che già oggi molti paesi europei hanno compreso e apprezzato. Tema questo approfondito anche da Romolo Solari, uno dei responsabili della Fiab, che ha spiegato come il mercato tedesco sia il più grande d' Europa per il cicloturismo grazie alla sua efficiente rete di percorsi a differenza dell'Italia che, tranne il Sudtirolo, non ha una visione globale della rete, sebbene ottimi percorsi esistano da nord a sud della nostra penisola. A questo proposito la Fiab ha progettato, grazie anche al finanziamento di 92 mila euro dal Ministero dell'Ambiente, una rete ciclabile nazionale di 17 mila km, anche attraverso strade a basso traffico che serve a recuperare i territori dismessi, come le ferrovie, i corsi d'acqua o luoghi abbandonati, un lavoro su alcune proposte di segnaletica e un portale www.bicitalia.org con la rete delle ciclovie in Italia insieme a tutte le informazioni sul cicloturismo.
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