Il Primo Maggio è dei lavoratore e delle lavoratrici che lottano
Martedi 30 Aprile 2013 alle 15:06 | 0 commenti
Alternativa Comunista  - La giornata del Primo Maggio è nata più di 120 anni fa, in ricordo dei "martiri di Chicago" che furono condannati a morte negli Stati Uniti per aver diretto una lotta contro lo sfruttamento capitalistico. Dal 1889 si decise di realizzare ogni anno, in occasione della ricorrenza, una giornata internazionale di lotta della classe lavoratrice. Da allora, i padroni hanno tentato, a più riprese, di cancellare il Primo Maggio: basta pensare ai recenti tentativi governativi di cancellare la festività del Primo Maggio e alle ordinanze dei sindaci di centrodestra e centrosinistra che permettono l'apertura delle attività commerciali.
Quest'anno i burocrati di Cgil, Cisl e Uil hanno invitato i padroni (cioè i rappresentanti di Confindustria!) a salire sui palchi del Primo Maggio! E' il risultato ultimo di quella che è stata in questi anni la politica di queste direzioni sindacali: concertazione al posto della lotta di classe, collaborazione con gli industriali anziché scioperi, dismissione dei diritti anziché difesa intransigente degli stessi.
Il Partito di Alternativa Comunista, sezione italiana della Lega Internazionale dei Lavoratori-Quarta Internazionale, ripudia questa strumentalizzazione della giornata del Primo Maggio e invita a trasformare ogni manifestazione in autentica giornata di lotta!
Il Primo Maggio non può essere una giornata di conciliazione tra padroni e lavoratori: il Primo Maggio è la giornata dei lavoratori e delle lavoratrici che lottano contro lo sfruttamento del lavoro. Lavoratori e padroni, sfruttati e sfruttatori, hanno interessi contrapposti e per questo non ci può essere nessuna conciliazione, nessuna "pace sociale".
Il Primo Maggio non è una giornata di "festa": dev'essere una delle giornate con cui i lavoratori europei devono organizzarsi su scala internazionale per respingere gli attacchi della Troika.
Commissione europea, Banca centrale europea e Fondo monetario internazionale scaricano i costi della crisi sulle spalle dei giovani, dei lavoratori, degli immigrati, delle donne. Per questo, impongono ai governi europei misure di austerità con cui smantellano e privatizzano i servizi pubblici e i diritti sindacali. I lavoratori devono organizzarsi per rispondere a questi attacchi, devono utilizzare la principale arma che hanno a disposizione per respingere queste misure: lo sciopero generale e prolungato.
Raffaello Giampiccolo - Candidato sindaco per il Partito di Alternativa Comunista
Davide Primucci - Capolista dei candidati in Consiglio Comunale per il Partito di Alternativa Comunista
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