Quotidiano | Categorie: Politica, Lavoro

Il prezzo del lavoro

Di Giorgio Langella Lunedi 31 Luglio 2017 alle 08:27 | 0 commenti

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Da lastampa.it: "Un lavoratore su dieci guadagna il 20% in meno del minimo previsto dal contratto del suo settore. A lanciare l'allarme è Andrea Garnero, economista del dipartimento Lavoro e affari sociali dell'Ocse. Citando una serie di studi, dalle colonne del sito Lavoce.info snocciola diversi dati preoccupanti, ripartiti secondo la più prevedibile delle distribuzioni. A stare peggio sono i lavoratori delle piccole e piccolissime aziende, in particolare al Sud. È sottopagato il 18,8% del personale delle ditte sotto i 10 dipendenti; il 13,1% di quelle leggermente più grandi, fino a 15 dipendenti. La percentuale scende man mano che le dimensioni aumentano, fino alle società sopra i 250 dipendenti, nelle quali si arriva finalmente sotto il 4%."

Mi sembra lampante che non sianogli immigrati che "ci rubano il lavoro" ma i padroni!

Teniamo anche conto che a un giovane, laureato o meno, quando "entra" nel mondo del lavoro è facile che gli venga chiesto di aprire partita Iva e si deve accontentare di una retribuzione (totale) di qualche centinaio di euro al mese (diciamo 600-800 euro, fate il conto di quale sia la paga oraria). Questo succede quando gli va bene, altrimenti è in nero o stage non pagato.

E allora domandiamoci, che futuro potrà avere il nostro paese?

La situazione è veramente disastrosa. Il lavoro è diventato un privilegio che deve essere pagato da chi lavora. Qua non si può più parlare di "errori" o di "qualcosa che deve essere messo a posto", siamo di fronte alla faccia brutale del capitalismo reale. Quello che sfrutta, specula e uccide (a oggi i morti per infortunio nei luoghi di lavoro sono 382) in cambio del profitto di qualche padrone. Non c'è nulla da aggiustare, non esistono correttivi. E' il sistema che non è riformabile e che deve essere trasformato dalle radici.

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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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