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Guida PD provinciale di Vicenza, Scalabrin uber alles: Creazzo, Piotto, Mastrotto, Vezzaro. Maggioranza bulgara subito o a congresso?

Di Giovanni Coviello (Direttore responsabile VicenzaPiù) Giovedi 3 Dicembre 2015 alle 23:40 | 0 commenti

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Dopo l'esperienza cittadina delle elezioni dellìa segreteria citadina del Partito Democratico, elettoralmente positiva come metodo in un momento in cui gli iscritti del PD calano ma i dirigenti impegnati ancora ci sono, si avvicinano quelle per la segreteria provinciale di Vicenza, che ha adottato un sistema simile, ma per alcuni "vecchi" più difficile da gestire. Per le votazioni cittadine la maggioranza richiesta per nominare la segreteria era quella del 50% + 1 degli aventi diritto al voto (i membri dell'assemblea cittadina) e la quadra la si è trovata, quindi, non al primo turno ma al ballottaggio.

Dopo un iniziale confronto sui progetti e solo dopo la successiva "conta" iniziale la convergenza del gruppo di Giovanni Rolando sui "peroniani", graditi a Variati ma di certo non benedetta dall'attuale segreteria regionale a fine corsa (perdente) di De Menech, ha condotto al ritorno a capo della città "democratica" di Enrico Peroni, ha spinto la componente neo-renziana di Spiller figlio a diventare minoranza e ha fatto maturare ai rolandiani posizioni e crediti.

Ma alle "provinciali", se la decisione è stata, come per le cittadine, quella di far votare i membri dell'assemblea provinviale, la maggioranza richiesta sale ai due terzi degli aventi diritto al votoper cui o si arriverà, dicono i critici, ad accordi (inciuci?) preventivi con poco spazio per confronti e conte sui programmi o, per regolamento, si andrà al congresso provinciale, che, politicamente, potrebbe anche scalfire, politicamente, nelle sue fasi presso i circoli urbani la rappresentatività dell'attuale segreria cittadina.

E poi, si chiedono alcuni, chi voterebbe se non nascesse una maggioranza "bulgara" da due terzi degli aventi diritto?

Magari chi era iscritto, come da regole, a fine 2014 ma ora ha lasciato le tessere e ha abbandonato la partecipazione.

Non si sa a chi nel residuo PD di Vicenza e provincia possa essere utile questa situazione, ma, ora, per evitararla sarebbe opportuno aprire il dibattito e, per farlo realisticamente e non dietro o sotto banco,  bisognerebbe conoscere chi potrebbe candidarsi.

I nomi che circolano attualmente sono quelli di Luigi Creazzo della sinistra Dem, attuale vice segretario provinciale, del renziano Alfio Piotto, ora tesoriere dell'uscente Menegozzo, dell'altro renziano a capo oggi dell'Organizzazione del partito, Enrico Mastrotto, e poi di Andrea Vezzaro, un nome per ora poco noto.

Ma si fa il nome anche, se non soprattutto, del navigato Maurizio Scalabrin, ex sindaco di Montecchio prima dell'era Cecchetto, "sacrificatosi" sugli altari della seconda candidatura non andata a buon fine.

A maggior ragione  e per meriti di "militanza" (crediti maturati) il collega giornalista Scalabrin potrebbe ambire a tornare a una vittoria puntando alla segreteria provinciale, utile in vista dei congressi regionale e nazionale che lanceranno le prossime politiche.

E se di sacrifici si parla, in un'area consistente del PD si fa notare che non sarebbero di certo "senza meriti", di questi tempi, le recenti dimissioni dell'ex sindaco di Monteccio dalla presidenza della Sit, gruppo Aim, per un possibile contrasto con le norme che riguardano la nominabilità di ex amministratori pubblici.

La certezza "bulgara" Scalabrin o a congresso allora?

Chissà, ma ora fuori i nomi alla luce del sole e via al dibattito.

Il 7 dicembre è il termine ultimo per l'ufficializzazione delle candidature e la data delle votazioni, il 14 dicembre, è vicinissima.


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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