Il pareggio di bilancio: ripristiniamo il testo originario della Costituzione
Sabato 19 Aprile 2014 alle 11:42 | 0 commenti
In parlamento, le stesse forze politiche che solo due anni fa hanno approvato l'inserimento in Costituzione della norma che obbliga al pareggio di bilancio, hanno votato il suo rinvio al 2016. Evidentemente quella modifica costituzionale non solo è profondamente sbagliata, ma non è neppure attuabile. Ma, allora, perché non ripristinano il testo originario della Costituzione?
Perché non ammettono di essere stati perlomeno "incauti" e che quanto hanno votato due anni fa senza informare i cittadini e che non hanno voluto sottoporre a referendum (in quanto votato da oltre i due terzi del parlamento) è una regola impropria che contrasta con i principi e i valori della nostra Costituzione?
Invece è sempre il solito, vecchio, "racconto". Personaggi mediocri che ignorano la storia e i principi fondamentali dello Stato, approvano leggi, "riforme" e norme che stravolgono la Costituzione. Poi derogano, rinviano, disfano a loro piacimento e, letteralmente, "se ne fregano" delle regole che loro stessi hanno imposto a tutti.
Siamo nelle mani di politicanti che vogliono blindare il proprio miserabile potere (spesso presunto, dal momento che rispondono a quelli che hanno il vero potere) con una legge elettorale e "riforme" istituzionali ignobili e per nulla democratiche. Sta continunado una deriva di destra che ha una chiara matrice autoritaria. Renzi, il suo governo e il suo partito (che, è bene ribadirlo, nulla hanno a che fare con la sinistra) danno garanzie in tal senso a quei capitalisti che vogliono essere padroni del paese e che dirigono le loro azioni.
E se provassimo ad opporci?
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