Il nuovo Ulivo. Con Casini
Domenica 6 Novembre 2011 alle 16:33 | 0 commenti
Di Adriano Verlato*
Sono preoccupato. E' Il nuovo Ulivo a causare questo stato. Perché sono contrario? Per carità . Ritengo l'Ulivo nella sua essenza, e in quello che si sarebbe voluto fosse, una delle idee politiche più interessanti degli ultimi anni. E allora? Mi spiace tediare con le mie solite lamentele, ma credo di avere delle buone ragioni. Non perdonerò mai coloro che permisero e causarono la caduta dei due governi Prodi, sullo sfondo dei quali l'idea di Ulivo c'era. Anche l'Unione, a modo suo, lo era. Mi sembra che Bersani, in quella sorta di patto elettorale con IdV e Sel, sia stato un po' costretto.
Se si fossero seguiti i principi del Pd, versione Veltroni, il Partito democratico avrebbe dovuto stilare un programma riformista tutto suo e, poi, sottoporlo a tutti quelli che ci stavano, in special modo ai due di cui sopra. Quando si protesta, infatti, è facile trovare compagni di strada ed è dopo, quando si deve costruire, che i problemi incominciano. Anche Di Pietro è uno che spinge molto, ma non dimentico che Bersani ebbe a sottolineare come, durante il periodo in cui di Pietro fu ministro, il suo comportamento fu inappuntabile e questo ha per me un suo valore. Vendola, al quale pure riconosco delle qualità non comuni, mi preoccupa, invece, per tutta quella smania di apparire e per quel pressing continuo sulle primarie che non fa presagire nulla di buono, anche se, ovviamente, sono strafavorevole alle primarie. Spero di sbagliarmi, ma il nostro creerà problemi alla coalizione se non riterrà di aver avuto quello che gli spetta, cioè il premierato. Il suo ego, pur controllato da un'intelligenza vivace, fatica ad essere nascosto. Bersani, lunedì sera da Fazio, è stato singolarmente didascalico ed ha, a mio avviso, chiarito bene il suo pensiero. Io non sono certo un fan di Casini, ma ora che - volente o nolente - un po' di pulizia nel suo partito è stata fatta, lo riterrei utile alla coalizione. Soprattutto sarebbe utile sottrarlo all'altra parte che gli farà ponti d'oro. L'aggancio non dovrebbe tuttavia essere fatto coũte que coũte (costi quel che costi, n.d.r.), ma su basi riformiste condivise.
*Ex consigliere comunale dei verdi durante l'amministrazione Quaresimin", poi membro del Coordinamento Nazionale CpU , Cittadini per l'Ulivo di Vicenza, e, quindi, democratico di lungo corso avendo promosso la fondazione del partito nell' Associazione per il Partito Democratico
Da VicenzaPiù n. 22 e BassanoPiù n. 3
Accedi per inserire un commento
Se sei registrato effettua l'accesso prima di scrivere il tuo commento. Se non sei ancora registrato puoi farlo subito qui, è gratis.