Il Nuovo Codice degli appalti presentato a Vicenza: le interviste di VicenzaPiùTv a Guzzo e Mariani
Venerdi 20 Maggio 2016 alle 18:48 | 0 commenti
È stato presentato oggi 20 maggio 2016 presso il liceo Quadri a Vicenza il nuovo codice degli appalti. Organizzatore dell’evento l’associazione  Forgiareidee, che come riferito da Angelo Guzzo, non è certo nuova a questi tipi di eventi e che oggi ha voluto dare la possibilità di offrire oltre agli eventi prettamente culturali già organizzati in passato un servizio utile a chi opera nel mondo degli appalti: dovrà da qui a breve andare a recepire le nuove modifiche della norma su appalti e sulla concessione di servizi.
All’evento, hanno preso parte l’on. Federico Ginato del PD, Antonio Preto Commissario Agcom, Claudio Contessa Consigliere di Stato e autore del libro Codice degli Appalti e delle Concessioni e l’on. Raffaella Mariani, relatrice della riforma del codice degli appalti alla Camera dei Deputati.
Nel corso dei vari interventi si è potuto ascoltare dalla voce dei relatori le importanti novità che il nuovo codice, approvato con Decreto Legislativo il 18 aprile scorso e pubblicato in Gazzetta Ufficiale il giorno successivo, andando a recepire tre direttive comunitarie europee che porteranno in questo caso a nuove e importanti semplificazioni nelle operazioni di affidamento ed esecuzione dei lavori.
Semplificazioni che il parlamento ha già messo in campo dal 2014, dove con l’approvazione dei modelli semplificati da utilizzarsi per la richiesta di permesso a costruire, piuttosto della segnalazione d’inizio attività edilizia o produttiva, per arrivare finanche alla semplice comunicazione per piccoli lavori di manutenzione, ha obbligato tutti i comuni italiani ad avere eguale modulistica che veicoli sia l’iter di presentazione delle domande che l’esecuzione dei lavori.
Quello approvato oggi come affermato dall’On. Mariani, rappresenta un ulteriore passo in avanti verso quella semplificazione da un lato e quella efficienza dall’altro, per riuscire ad avere un inizio e una fine dei lavori certi anche in Italia. Poiché sebbene in Europa sia stato sempre registrato un apprezzamento per l’alto livello dei professionisti e delle maestranze italiane, a questo andava registrandosi un’incapacità nel portare al compimento un’alta percentuale delle opere pubbliche o l’espletamento dei servizi affidati in concessione. Infatti, l’onorevole si è detta certa che l’approvazione del nuovo codice ha di fatto segnato la chiara inversione di marcia per dare un utile sostegno alla piccola e media impresa, così da portare a casa quei risultati realizzativi ed economici che aiutano il paese ad uscire dalla stagnazione.Â
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