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"Il mio primo schiaffo", proiezione ufficiale

Di Redazione VicenzaPiù Giovedi 18 Marzo 2010 alle 16:51 | 0 commenti

Provincia di Vicenza      

 

Proiettato in Sala Giunta il film vicentino "Il mio primo schiaffo"

La Sala Giunta della Provincia di Vicenza è diventata questa mattina sala cinematografica per la proiezione ufficiale del film "Il mio primo schiaffo", vincitore del Premio "Action for Women" e grazie a ciò protagonista della Mostra del Cinema di Venezia edizione 2010.
Per l'occasione c'erano tutti
: il regista Corrado Ceron, l'attrice protagonista adulta Miriam Marini, gli attori bambini Iulia Pavel, Maria Brazzale, Andrea Sperotto, Nikita Saugo, Alberto Moresco e Giovanni Moro. Tutti rigorosamente vicentini, come vicentina, nello specifico maladense, è la location dove è stato girato il film. Vicentino è anche il concorso in occasione del quale per la prima volta è stato visionato il film. Si tratta del festival Cinema d'Arte Provincia di Vicenza ideato da Mira Topcieva Pozzato e Piergiorgio Piccoli e sostenuto dall'Assessore Provinciale alle Politiche Giovanili Andrea Pellizzari nell'ambito delle iniziative per la promozione dei giovani talenti.
"Nel Piano Provinciale Giovani -afferma l'Assessore Pellizzari- abbiamo inserito un'apposita sezione dedicata all'arte. Vogliamo sfatare il pensiero comune che i grandi artisti, protagonisti del mondo dello spettacolo, del cinema e del teatro, siano di provenienza o di formazione romana o milanese. La vittoria di questo film vicentino è la dimostrazione che i talenti li abbiamo anche noi: ci manca, a volte, la voglia o il coraggio di valorizzarli. In questo senso, un grande aiuto ci viene oggi dalla tecnologia, da internet, da youtube, che permettono a tutti di farsi apprezzare da un ampio pubblico e di ottenere, come nel caso de "Il mio primo schiaffo", il successo meritato."
Il cortometraggio dura, nella versione originale, 8 minuti.
In questi giorni è stato ridotto a 5 minuti per partecipare al concorso Ciak Junior di Treviso. Nella nuova versione, riservata ai più giovani, le violenze sono velate, non esplicite, si intuiscono dentro a sguardi spenti e a corpi feriti.

La trama
Il film sviluppa in parallelo la storia di una donna adulta (Miriam Marini), vittima di violenza domestica da parte del marito, e di una bambina (Iulia Pavel) che, per un innocente bacio ad un amico, viene punita da un compagno di classe con uno schiaffo.
Non è chiaro quale sia il rapporto tra le due donne: potrebbero essere madre e figlia, potrebbe trattarsi di una stessa persona che ricorda il passato, o forse, più semplicemente, sono due donne legate dal sottile ma pesante filo della violenza subita per mano di un uomo.
La differenza tra le due è però enorme: lo sguardo sofferente e arrendevole di Miriam tratteggia un carattere debole, una persona prigioniera di una situazione a cui non può o non vuole ribellarsi. Iulia è invece una bambina forte, in grado di farsi rispettare e di tener testa ai maschi. Non, però, al bullo che, fisicamente più forte di lei, la colpisce e la rinchiude in un capanno. Ma la storia non finisce qui: Iulia verrà liberata dall'amico che aveva baciato e tornerà con lui a correre sui prati. Una corsa che significa libertà, riscatto. Un messaggio di speranza per tutte le donne: scegliere si può. Anzi, si deve, per uscire dalla prigionia della violenza e della prepotenza.

Il cast
Oltre al regista vicentino Corrado Ceron, il film conta su un cast in gran parte vicentino: accanto a Miriam Marini e Giuseppe Li Vecchi, attore di Rai Fiction, si distinguono alcuni allievi di Mira e Alessandro Pozzato: Maria Brazzale, Andrea Sperotto e Nikita Saugo di Sandrigo, Alberto Moresco di Dueville, Iulia Pavel di Schio e Giovanni Moro di Vicenza. Tutta vicentina è stata anche la selezione del casting, a cura del Centro Teatrale Mira, che ha fornito attori e comparse sia per "Bakhita" di Rai Fiction, sia per Kambakht Ishq, produzione indiana di Bollywood ospite di Vicenza Fim Commission qualche mese fa. Direttore della fotografia è Alberto Marchiori, originario di Dueville, impegnato come assistente alla fotografia sui set di Pupi Avati e altri registi di fama nazionale. Scenografia di Fabio Dalla Valle, architetto e designer d'interni, audio di Andrea Rigoni, fonico e mixatore.

 


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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