Il ministro Clini ospite di Confartigianato Vicenza per "Soft Mobility Lab"
Sabato 5 Maggio 2012 alle 14:14 | 0 commenti
 
				
		Confartigianato Vicenza - In mattinata il convegno al Teatro Olimpico di Vicenza e nel pomeriggio/sera percorsi su mezzi elettrici da parte dei cittadini nel centro storico di Bassano del Grappa. In occasione della "Notte Verde del Nordest" Confartigianato Vicenza ha presentato il progetto "Soft Mobility Lab" sulla mobilità elettrica. Ospite d'eccezione il ministro dell'ambiente Clini (nella foto con il presidente Bonomo).
Ospite il ministro all'Ambiente, Corrado Clini, si è svolto questa mattina (sabato 5 maggio), all'Odeo del Teatro Olimpico di Vicenza, il convegno di aggiornamento sulle attività per la mobilità elettrica di Confartigianato Vicenza, in occasione della "Notte Verde del Nordest".
Nel suo intervento il ministro ha sottolineato come, dato che la  grande industria nazionale non ha finora ritenuto strategico investire  nell'auto elettrica, è venuta meno la matrice capace di catalizzare le  molte competenze ed esperienze sviluppatesi nel frattempo in Italia nel  campo dei materiali, dell'elettronica, delle batterie, del design. Per  questo il ministro ha ribadito che occorre recuperare il tempo perduto. E  il Governo? Clini ha spiegato che da parte sua il Governo deve dedicare  attenzione al tema della mobilità elettrica con norme di incentivazione  e facilitazione. Ad esempio, ha continuato il ministro, sul tema  infrastrutturale: vedi la rete di distribuzione dell'energia, così come  avvenuto per il metano. In conclusione Clini ha ribadito che l'aspetto  più importante, come testimonia il progetto di Confartigianato, è che la  piccola impresa dimostra di avere competenze e volontà di proseguire su  questa strada.
Il ministro ha  quindi prospettato la possibilità di  adottare il modello "Futuro Elettrizzante" di Confartigianato Vicenza  come seconda piattaforma sperimentale a livello nazionale dopo quella  emiliano romagnola. 
Una presenza, quella del rappresentante del  Governo, che ha reso ancora più importante il momento di confronto  organizzato per rilanciare l'impegno di Confartigianato a fare del  Vicentino un "laboratorio" per la mobilità sostenibile, illustrandone i  primi risultati concreti.  Già del 2010, infatti, l'associazione ha  avviato un dialogo con le istituzioni sul tema, al punto che sono state  ben 84 le amministrazioni locali che hanno aderito al protocollo  d'intesa da essa elaborato per lo sviluppo e la promozione della  mobilità elettrica, intesa come opportunità economica e ambientale.
"E  ora - ha spiegato il presidente di Confartigianato Vicenza, Agostino  Bonomo - nasce Soft Mobility Lab, aggregatore e propositore progettuale a  favore delle iniziative propulsive della mobilità sostenibile - in una  ‘città diffusa' come la nostra -  per diversi soggetti: cittadini,  imprese e pubblica amministrazione. Alcuni aspetti della "green economy"  vedono da tempo migliaia di nostre imprese all'avanguardia, ad esempio  nel campo del fotovoltaico, e la domanda che ci siamo posti è come anche  le nuove modalità di movimentazione di cose e persone possano  rappresentare un campo in cui le imprese innovative possono misurarsi   in una competizione virtuosa". 
"La spinta - ha proseguito Bonomo - è  venuta da quella che non si può più definire una crisi, ma un radicale  cambiamento e che ha, per molti aspetti, costretto pubblica  amministrazione e categorie economiche a modernizzare i propri approcci.  In quest'ottica Confartigianato intende non essere più, o solo, un  soggetto sindacale ma un attore "sociale" che, attraverso i bisogni  delle aziende, interpreta anche le necessità di un mondo in  cambiamento".
"Il motivo che ci ha indotti ad affrontare il tema  della mobilità sostenibile - ha ricordato a sua volta il direttore  generale di Confartigianato Vicenza, Pietro De Lotto - è stata anche la  necessità di prendere coscienza degli effetti che le politiche  comunitarie Europa 2020 avranno sulle nostre aziende. Siamo stati spinti  dalla convinzione che la mobilità è una variabile vitale per  l'efficienza competitiva e per migliorare la qualità della vita. Il  nostro obiettivo è proporre soluzioni per nuove filiere produttive da  una parte, e contribuire a realizzare un nuovo modello di sviluppo  territoriale sostenibile dall'altra". 
L'analisi condotta sulla base  associativa di Confartigianato Vicenza, infatti,  ha evidenziato che  almeno 10.000 imprese usano oggi mezzi aziendali su tratte inferiori ai  100 km al giorno: "In questo quadro - ha aggiunto De Lotto - abbiamo  proposto un percorso alle imprese, agli enti locali e alle case  costruttrici per cogliere le opportunità derivanti dalle nuove  tecnologie. Sono tre gli interlocutori cui ci rivolgiamo: impresa,  cittadinanza e pubblica amministrazione. Le iniziative e i progetti  concreti a loro rivolti compongono il laboratorio vicentino per la  mobilità elettrica".
Al termine del convegno gli ospiti si sono  trasferiti, naturalmente con mezzi elettrici, a Bassano del Grappa, dove  tra pomeriggio e sera in Piazza Libertà si è tenuta la manifestazione  "Futuro Elettrizzante" dedicata alla cittadinanza.
Tra momenti di  comunicazione e animazione, chi lo desiderava ha potuto percorrere al  volante di un mezzo elettrico un tratto per le vie del centro storico,  apprezzandone così le qualità in termini di guidabilità, maneggevolezza,  silenziosità e impatto zero.
Presenti con i loro mezzi diverse case  costruttrici, tra cui: Citroen, Renault, Daimler Mercedes, Peugeot,  Mitsubishi, Toyota, Microvett. E in un'atmosfera di festa animata dai  Blatters, DJ vincitori delle maggiori competizioni nazionali nel  dub-step, si sono potuti provare i nuovi modelli di auto elettriche  (C-Zero, Ion, Imiev, Kangoo, Fluence Ze, Twizy e Smart) e vedere come  queste si ricaricano. 
In piazza anche diverse imprese che operano  nel settore della mobilità elettrica nel Vicentino, come FIAMM con la  sua tecnologia delle batterie al sale, che ha presentato un veicolo  dotato di tali apparati, e poi Lampionet, che rappresenta un esempio di  come piccole imprese innovative possano realizzare un prodotto di alta  tecnologia, e infine Velocità, che ha portato le biciclette elettriche  made in Italy (e per la precisione "made in Vicenza") tra le vie di  Bassano.
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