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Il minculpop è anche una parolaccia

Di Giovanni Coviello (Direttore responsabile VicenzaPiù) Mercoledi 10 Ottobre 2012 alle 15:37 | 0 commenti

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«C´è chi sostiene che avete in tasca un contratto con il colosso Montblanc. Il futuro sono oro e penne?», così chiede Cristina Giacomuzzo ad Adriano Chimento su Il Giornale di Vicenza di martedì 25 settembre. Quel «chi» era VicenzaPiu.com del 24 mattina in un articolo che precedeva la domanda poi fatta in conferenza stampa Cgil sui tagli alla Chimento Gioielleri spa in cui c'era, se non stavo sognando, la collega che poi ha intervistato il vecchio "paròn" Chimento sul chi avesse sostenuto cosa.

Oggi Silvia Dal Ceredo, sempre su Il Giornale di Vicenza, elenca correttamente tutti i partecipanti al convegno sull'Ospedale di Santorso che ho avuto l'onore (onere) di moderare, ma il mio nome non c'è. Desaparecido come il contratto di project financing che la Summano (alias Studio Altieri, Gemmo, Serenissima Ristorazione ... ) non consegna. A norma di legge, s'intende.

E, siccome ero tornato in redazione all'alba dopo il convegno, anche in questo caso mi è sorto il dubbio di aver sognato le tre ore in cui pensavo di aver "tenuto le briglie" a qualche centinaia di cittadini sull'incazzato per far parlare tutti. Liberamente.

Poi, dopo questi dubbi onirici, ho aperto la posta e cosa ti trovo? Una cortesissima lettera del Comune di Vicenza a firma di Umberto Nicolai che mi ricorda di poter partecipare addirittura in 50 palestre ad attività ludico motoria. Riservata, ahi ahi, a over 60 come me, per il «miglioramento delle condizioni psico fisiche».

Tremebondo per la presa di coscienza della mia età ho un sussulto d'orgoglio quando, articolando a fatica sulla tastiera le dita tremanti, scopro dalle foto su questo mezzo che, sì, c'ero anch'io, sia al convegno a moderare che all'incontro col sindacati a lanciare nello stagno mediatico la ... Montblanc di Chimento.

E, meno tremolante a quel punto, rileggo una mail del nostro Marco Milioni che, ad esempio, mi ricordava, documentandolo, che sul caso Diego Fontana sempre il Gdv prima lo ignorava poi dimenticava di dire chi lo aveva reso noto. E e così via... per vari altri casi di amnesie di Via Fermi.

Preso non da un fremito di disprezzo deontologico, ma da umana pietà verso i giovani colleghi (anche se questo lavoro lo fanno da più anni) che non possono (sanno?) scrivere liberamente neanche le citazioni delle fonti pubbliche o pubblicare l'elenco, si noti l'elenco non le opinioni, dei partecipanti a un convegno immortalato anche da Report, mi consolo con questa frase letta in un articolo titolato "Fondi Ue per l'istruzione Interrogazione di Berlato per fare chiarezza sull'uso": «La questione però è finita sotto i riflettori di Bassano.net e del periodico BassanoPiù per il fatto che Irigem appartiene allo stesso editore di Rete Veneta, Filippo Jannacopulos, che, per tutto il periodo della campagna elettorale (e anche dopo), ha ospitato con una certa assiduità l'assessore Donazzan nelle sue trasmissioni». 

La firma è di Al. A. su Il Corriere del Veneto del 5 ottobre che cita anche il nostro "confratello" BassanoPiù:
Non è bravo Al. A. perchè quello che ha fatto lui sul giornale per cui scrive, Il Corriere della Sera (altra scuola), è normale.

Non è, invece, normale nascondere alla gente, se uno fa il mestiere di giornalista. Nè il collega che nasconde può "nascondersi" dietro i probabili veti, magari, del direttore. Se ha dignità.

Una volta c'era, per la censura, il Minculpop, che tutti sappiamo che fine ha fatto.

Ma, se la parola gente la traduciamo con popolo e con la sua sigla sintetica inglesizzante "pop", capiamo cosa fa al popolo, per cui dovrebbe scrivere, chi è iscritto oggi al partito dei mincul...pop. E' una parolaccia, sì. Dispregiativa ma adeguata ai suoi tesserati. Che citeremo sempre, se autori o attori di notizie.

P.S. E questi giornali e certi loro loro giornalisti vivono anche grazie al contributo pubblico alla stampa: vergogna!


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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