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Il messaggio del comitato "No al Gassificatore" al Comune di Torri di Quartesolo

Di Redazione VicenzaPiù Lunedi 12 Maggio 2014 alle 14:17 | 0 commenti

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Andrea Rocchi, Presidente del comitato fermiamo il Gassificatore a Torri di Quartesolo - Il 17 luglio sarà la data cruciale per questa tormentata vicenda del Gassificatore a pollina a Torri di Quartesolo. Il Tar infatti deciderà se confermare o meno l'autorizzazione alla realizzazione dell'impianto, ricordiamo ora sospesa anche dal Consiglio di Stato. Un anno oramai è passato da quel 6 agosto 2013 quando per sbaglio abbiamo scoperto l’approvazione del progetto.

Per alcuni di noi questi mesi sono stati passati alla continua ricerca di documenti, sentenze e fatti che potessero fornirci una speranza. Al momento siamo ancora noi come cittadini, ancor prima che membri del comitato stesso, a difendere la salute di tutti gli abitanti del Comune, mentre l'amministrazione con a capo il suo sindaco Diego Marchioro latita. Per questo motivo alcuni di noi stanno valutando l’ipotesi di ritirarsi dal ricorso.

Ad oggi nessuno dell'attuale amministrazione infatti ha deciso di perorare con fermezza  la causa del “No al Gassificatore”, anche quando la relazione redatta dallo studio Terra (chiamato a valutare l'impatto ambientale dell'impianto sul territorio) e la perizia medica prodotta dal dottor Balestrieri  associazione medici per l'ambiente)  fortemente voluti dal comitato e totalmente mancanti al momento dell'approvazione alla realizzazione dell'impianto, hanno dimostrato la pericolosità dello stesso sia per il territorio ma soprattutto per la salute pubblica.

Già Torri di Quartesolo oggi vanta il triste primato di essere uno dei comuni con un più elevato tasso di polveri sottili PM10, il gassificatore contribuirebbe ad aumentarne la quantità e queste hanno una grande incidenza sulle malattie cardiovascolari e cancro ai polmoni, senza considerare altri inquinanti pericolosi quali diossine, metalli pesanti, idrocarburi policiclici aromatici, tutto questo a pochi metri dall'abitato, da coltivazioni e da aree commerciali con un elevata affluenza. Alcuni membri dell’attuale amministrazione, bisogna riconoscere, che in questi mesi si sono adoperati per cercare a posteriori di correggere questo “imbarazzante” errore di valutazione. Ma al momento non c’è stata quella presa di posizione netta e decisa che noi cittadini ci attendevamo.

Gran parte degli  assessori (alcuni mai pervenuti) e il sindaco hanno dimostrato una maggior preoccupazione a difendere la propria faccia, nascondendosi dietro un muro di inutili scuse , ancor prima che interessarsi alla salute dei cittadini e costruendo a tavolino una  cronostoria dei fatti affinché tutti tra loro avessero un alibi che potesse scagionarli. Tuttavia le bugie hanno le gambe corte, purtroppo per loro i documenti ufficiali (ritirati qualche giorno fa) hanno le date e le firme dei responsabili alla conoscenza e approvazione dell'impianto; ed ecco che la maschera cade e il comitato scopre di essere stato preso in giro sin dall'inizio, anche da coloro che hanno deciso di collaborare.

I ricorrenti per difendersi e difendere la salute pubblica hanno esborsato di tasca propria già oltre i 30.000 euro, cifra che pesa sul bilancio delle famiglie iscritte al comitato; qualcuno dell'amministrazione riconoscendo l'errore e la superficialità con la quale si era trattata la questione, si era fatto promotore di un contributo da devolvere ai ricorrenti stessi, ma a tutt'oggi dopo diversi rinvii nulla è stato deliberato. Alla vigilia delle prossime elezioni comunali il comitato precisa di non avere alcun fine politico, l'unico interesse rimane la salute dei cittadini di Torri di Quartesolo e la salvaguardia dell'ambiente locale già notoriamente martoriato.

Pertanto si pretende che tutti i candidati sindaco siano consapevoli di questo problema e si impegnino formalmente a farsi carico legalmente ed economicamente di ogni ulteriore eventualità della questione qualora ci fosse. Chiudiamo con una domanda: cittadini di Torri a Voi va bene così?


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Commenti degli utenti

Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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