Il Mattino di Padova: Veneto Banca decide se fare causa contro se stessa. Sindacati manifestano contro fusione con BPVi
Mercoledi 16 Novembre 2016 alle 11:30 | 0 commenti
A Volpago del Montello l’assemblea dei soci. Oggi è il giorno in cui Veneto Banca deciderà di fare causa contro se stessa. E lo farà mentre là fuori, sul cortile di villa Spineda di Volpago, i rappresentanti sindacali della First Cisl manifesteranno contro il piano di fusione con la Popolare di Vicenza e il drastico piano di licenziamenti che ne conseguirebbe. C’è un unico punto all’ordine del giorno dell’assemblea dei soci convocata per questa mattina alle 11.30: «Proposta di azione di responsabilità ai sensi degli artt. 2392, 2393, 2396, 2407 codice civile nei confronti degli ex componenti del consiglio di amministrazione e del collegio sindacale nonché dell’ex direttore generale di Veneto Banca Spa».
In pratica, come detto, la nuova banca targata Atlante farà causa a quella vecchia targata Trinca-Consoli, e darà il via all’iter legale per la richiesta di risarcimento danni. Da lì si punta a recuperare le risorse destinate ai tavoli di conciliazione – da definire entro poche settimane – con i soci schiacciati dal crollo del valore delle azioni. Le macerie, insomma, le deve pagare chi le ha prodotte. Un’azione annunciata da tempo, ma che necessita del passaggio formale dell’approvazione in assemblea. L’esito è scontato: dopo la trasformazione in società per azioni i voti non si contano, come si dice in questi casi, bensì si pesano. Si sono registrati per la partecipazione meno di trecento soci, sembra passato un secolo dalle assemblee dei cinquemila presenti. Ora quel che decide Atlante, azionista con in mano circa il 97% della banca, si fa. Partirà allora la causa, dopo che gli advisor legali interpellati da Montebelluna – gli studi Tombari e Orrick – hanno ritenuto «sussistere elementi sufficienti». A inizio assemblea sarà letta del neo-presidente Massimo Lanza la relazione dell’attuale cda che spiega i motivi della decisione di avviare l’azione di responsabilità : dall’analisi di quaranta «posizioni di clienti» sono emerse «anomalie nella fase di concessione e gestione degli affidamenti unitamente a potenziali responsabilità in capo ai soggetti deliberanti con particolare riferimento ai membri del consiglio di amministrazione». Tra queste presunte anomalie: «elementi negativi nell’analisi quali-quantitativa del soggetto richiedente», «lacune e/o segnali negativi circa la finalità dell’investimento e il ritorno economico», «assenza di riferimenti al rating o rating negativo», «garanzie assenti o perfezionate successivamente all’erogazione». In pratica, prestiti facili ad amici e conoscenti che si sono trasformati in sofferenze pesantissime per il bilancio della banca. E ora qualcuno dovrà pur pagare.â€
di Fabio Poloni da “Il Mattino di Padovaâ€:
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