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Il "mal di giunta" di Zaia a Consiglio bloccato: la vicepresidenza all'esterno Cortellazzo?

Di Pietro Rossi Sabato 13 Giugno 2015 alle 23:09 | 0 commenti

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Sarebbe proprio il nome dell'ex capogruppo FI in Consiglio quello che circola in queste ore a Venezia, dopo un nulla di fatto per la proclamazione definitiva degli eletti. Zaia costretto a mollare la fedelissima Donazzan per evitare altri mal di pancia? E dire che con il 23;1% la Lista Zaia è il primo partito del Veneto. Da sola, ha fatto quasi quanto la coalizione di centro-sinistra, arrivata al 23,3%.

Se Lista Zaia e Lega Nord avessero corso da soli, avrebbero stravinto comunque, ottenendo più del 40% dei voti. E probabilmente il neo governatore oggi non si troverebbe le prime gatte da pelare proprio all'interno della maggioranza. 

Zaia deve infatti fare i conti sia con i suoi, che reclamano un monocolore in giunta, sia con gli altri alleati della coalizione che vorrebbero entrare a Palazzo Balbi. Alleati che rischiano di diventare scomodi, come Sergio Berlato che annuncia battaglia con il popolo dei cacciatori se i patti non verranno rispettati (Zaia ha promesso un assessore a Fratelli d'Italia) o alleati delusi come i forzisti che già scalpitano all'annuncio fatto oggi dal "doge" leghista che l'unico assessorato non monocolore verde leghista (o nella gradazione zaista) andrà a Forza Italia.
Tra il problema della interpretazioni delle schede riconteggiate dalla Corte d'Appello di Venezia, che stanno facendo slittare le nomine (tra lunedì e martedì si dovrebbero conoscere gli eletti) e tra gli esposti degli esclusi e le delusioni degli "storici" lasciati fuori, impastare la squadra di governo non è per niente facile. Forse per questo la notizia più accredita, che circola tra i corridoi di palazzo, è che, per non creare dissidi, Zaia avrebbe pensato di non affidare quell'unico scranno ipotizzato a Forza Italia alla "fedelissima" Elena Donazzan, già al centro di un esposto che - dicono alcuni fonti - la vedrebbe ancora in bilico. La scelta di Zaia per Forza Italia andrebbe quindi verso un assessore esterno (ne ha promessi in tutto 5 su dieci) e i nomi che circolano sono quelli di Fabio Marin, sconfitto nelle liste di Forza Italia Treviso e soprattutto di Piergiorgio Cortellazzo, ex capogruppo in Consiglio regionale di Forza Italia Veneto


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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