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Il Lane resta imbattuto anche in Emilia: Carpi - Vicenza 0-0

Di Alberto Belloni Sabato 21 Gennaio 2017 alle 18:11 | 0 commenti

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Note: presenti sugli spalti del Cabassi circa 500 tifosi provenienti da Vicenza, che vincono nettamente la gara del tifo contro i supporters emiliani.

La Partita

Contro una squadra che arriva dalla serie A e naviga in zona playoff, Bisoli preferisce un atteggiamento prudente, lasciando inizialmente l’iniziativa agli uomini di Castori che nel primo tempo si rendono spesso pericolosi. Al ritorno in campo, però, è il Lane a prendere in mano il pallino del gioco. Vigorito, protagonista della prima frazione di gioco, resta praticamente disoccupato e alla fine il pari è il risultato più giusto. Buono l’esordio di Ebagua. Più in ombra l’altro “nuovo” Gucher.

Le Pagelline

Due tifose biancorosse a CarpiVigorito 7: nel primo tempo non si annoia e riesce a tenere inviolata la sua porta. Al 5’ sulla deviazione di Struna si fa superare da una strana traiettoria che termina sulla traversa. Si disimpegna molto bene al 25’ su Gagliolo ma è al 40’ che supera sé stesso su un bolide micidiale di Lasagna che si sarebbe insaccato sotto al montante. Nel secondo tempo la spinta del Carpi si smorza e il portiere berico passa all’ordinaria amministrazione.

Pucino 5,5: è dalla sua parte, dove imperversa Bifulco, che il Vicenza soffre di più. L’ex Chievo fa quel che può ma per contenere le folate dei padroni di casa è costretto a rimediare un giallo già al 30’ e starà fuori con la Spal. Nella ripresa il copione non cambia: molte palle giocate con approssimazione e al 69’ su una sua leggerezza Gucher si vede costretto a rimediare il cartellino.

Esposito 6,5: ad un avversario del valore di Lasagna lascia poche palle giocabili sfruttando l’abilità aerea e il colpo d’occhio. Non è un caso se la difesa berica in queste ultime gare si è dimostrata una delle più affidabili dell’intero lotto. Prova anche a cercar gloria sui calci da fermo, ma senza risultato. Peccato non ci sia nel prossimo turno a causa di un’ammonizione che prende per colpa altrui.

Zaccardo 7 (nella foto in copertina): nella prima frazione di gioco mette la sua esperienza e il suo colpo d’occhio al servizio della difesa, inanellando tutta una serie di buoni interventi di copertura. Anche nel resto della gara si mette in luce diventando un muro praticamente invalicabile per i tentativi del Carpi. Grande l’operazione di Bisoli che ha recuperato un giocatore che appariva ai margini, facendone uno dei cardini fondamentali della risalita.

D’Elia 6: più timido ad inizio gara, prende via via corpo e alla lunga vince nettamente la gara sulla corsia di sinistra, lungo la quale prova un paio di volte a far male alla difesa dei carpigiani. Un giocatore fondamentale che però non ha ricambi veri nell’attuale rosa. E visto che ogni tanto gli infortuni lo fermano, sarà il caso di fare una riflessione nel mercato che sta per chiudersi.

Gucher 5,5: gli va rivolto un grazie enorme per essersi messo a disposizione nonostante non fosse pronto. Nella parte iniziale della gara mostra tutto il suo imbarazzo a trovare posizione e movimenti e poi, ovviamente, paga anche la condizione fisica precaria. Quantunque, col passare del tempo provi pure lui a guadagnarsi la pagnotta.

Signori 6,5: visto che il compagno di reparto appare un po’ disorientato, gli tocca prendere paletta e secchiello per costruire da solo il castello di centrocampo. Lo fa con efficacia, alternando i ritmi e mettendoci la consueta vigoria fisica. Va poco tra le linee, ma forse sarebbe stato pretendere troppo…

Giacomelli 5,5: stavolta passa attraverso la partita senza lasciare praticamente traccia. La corsia di sinistra non produce quasi mai grattacapi a Castori & C. e il nostro Jack si sfianca con la consueta generosità a rincorrere gli avversari, abdicando tuttavia al suo compito primo che sarebbe stato quello di creare difficoltà ai padroni di casa nell’1 contro 1. Ed è su un suo sciagurato retropassaggio che Esposito deve farsi ammonire per evitare guai peggiori.

Vita 6: va meglio del collega che ha giocato dalla parte opposta ma comunque niente di trascendentale. Si merita la sufficienza per le iniziative abbozzate e per le botte che ha rimediato. Nasconde nei piedi, però, un potenziale offensivo che qui a Vicenza non ha ancora compiutamente messo in mostra. Bisoli è convinto che lo farà presto e per questo lo considera incedibile.

Bellomo 5: porta la sua firma l’unico tiro verso la porta di Belec nel primo tempo, con una botta al volo che esce non di molto. Per il resto dei 45’ non brilla come altre volte, perdendo molti contrasti uno dei quali, al 29’ innesca una pericolosa ripartenza di Lasagna. Nel secondo tempo sparisce quasi completamente, salvo un buon assist per Ebagua e infatti il mister lo fa uscire anzitempo. Giornata da dimenticare.

Ebagua 6: è evidente come non sia ancora ben dentro agli schemi della squadra, tuttavia prova a far reparto da solo, lottando come un leone su ogni palla che gli arriva a tiro. Molte spizzate, purtroppo nel nulla, molte buone difese della palla, molta corsa per dare una mano nel pressing ma solo due tentativi verso la porta di casa, uno nel primo ed uno nel secondo tempo, entrambi a lato. Un esordio, tuttavia, tutto sommato confortante.

Orlando 6: entra quando il Carpi comincia sentire l’acido lattico e con la sua freschezza avrebbe la possibilità di essere “the man of the match”. Lo fa solo a tratti, mostrando tutti i suoi mezzi tecnici ma anche di aver ancor bisogno, come si dice da noi, di mangiare un po’ di polenta.

Raicevic n.g.: una comparsata, buona appena per vedere lo scambio di saluti che si fa con l’uscente Ebagua e che testimonia il buon rapporto personale tra i due bomber.

Bisoli 6,5: si reca al Cabassi con un centrocampo in piena emergenza e senza il suo corazziere Adejo. Sa benissimo che il Carpi è micidiale nelle ripartenza e decide così di non lasciare agli avversari gli spazi che amano tanto. Ne esce un Vicenza non certo bello, ma decisamente efficace, che dopo aver sofferto per 45’ minuti, prende misure ai padroni di casa e vive una ripresa in cui è proprio il Lane a piacere di più. Ora sono 11 punti in 5 partite. La Spal è avvertita. Sabato al Menti sarà ben altra musica rispetto al 5 settembre 2016. I tifosi ferraresi sono avvertiti…

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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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