Il Lane chiude l’andata con un punto esterno
Mercoledi 28 Dicembre 2016 alle 23:18 | 0 commenti
La Spezia, 28 dicembre 2016
Spezia - Vicenza 0-0
Note: presenti sugli spalti del Picco oltre un centinaio di tifosi berici, rinforzati dal Collettivo di Udine.
La partita
Undici punti nelle ultime cinque gare: passo da playoff. Da La Spezia è arrivato un pareggio che poteva essere anche vittoria, visto che i padroni di casa hanno giocato trequarti di gara in 10 per un’espulsione decisa in modo abbastanza affrettata dall’arbitro Marini. In ogni caso il Vicenza, andato maggiormente vicino al vantaggio rispetto ai bianconeri, è sembrato ad un certo punto accontentarsi di una divisione della posta che alla vigilia tutti avrebbero firmato.
Le pagelline
Vigorito 6: salva al 9’ su Granoche e poi effettua un’uscita di pugno azzardata ma efficace al 20’. Per il resto, poco più che ordinaria amministrazione. Finché il ginocchio non sarà tornato ottimale, il Vicenza ha un buon sostituto tra i pali.
Zivkov 5,5: una gara col freno a mano tirato. E’ dalla sua parte che lo Spezia fa più paura e lo scontro diretto con il talentuoso “pelato†è senz’altro vinto dal bianconero. Inoltre manda avanti un sacco di palloni senza costrutto, rinunciando a ragionarci sopra. Paga, in sostanza, i pochi minuti veri che ha sulle gambe.
Esposito 6,5: si temeva moltissimo El Diablo, ma in effetti Granoche gli gira abbastanza largo e non è quasi mai pericoloso verso la porta vicentina, se non quando gli va via sulla destra e paga col giallo. Sull’occasione che sciupa Migliore al 60’ c’è anche un suo concorso di colpa. Tutto sommato una conferma positiva.
Zaccardo 7: altra prova convincente, nella quale, oltre a dare ordine e sicurezza al pacchetto arretrato mette tutta la sua esperienza al servizio della saracinesca davanti a Vigorito. E un paio di volte, campione del mondo o non campione del modo, sparacchia alla viva il parroco per sbrogliare brutte matasse.
Pucino 6,5: una prova giudiziosa, nella quale alterna chiusure efficaci a qualche sgroppata volonterosa sulla sua fascia di competenza. Un solo neo: la stupidaggine che lascia spazio a Migliore al 30’. Per fortuna che non ne esce nulla.
Rizzo 6,5: in mezzo al campo Di Carlo ha gente tosta, ma il guerriero biancorosso non si spaventa certo. Sia in parità numerica che quando il Lane gode dell’uomo in più, riesce a dare quadratura al centrocampo e geometria alla manovra. Il suo cross teso al 90’ avrebbe meritato migliore fortuna.
Signori 6,5: anche per lui una partita di sacrificio, fatta tutta di corsa e di senso della posizione. Ad un certo punto potrebbe provare ad andare tra le linee ma, forse per ordini di scuderia, preferisce la prudenza. Da censurare, il modo con cui si fa andar via Migliore al 60’. E buon per il Vicenza che il centrocampista butti alle stelle l’occasione.
Vita 5,5: nel primo tempo non si vede mai. Cresce un po’ nella ripresa, ma non trova quasi mai il movimento giusto per creare superiorità numerica. Si sacrifica così alla disciplina tattica. Unico tentativo di acuto, un tiro senza pretese al 68’.
Giacomelli 5,5: non è certo la sua migliore performance, ma i due traversoni pennellati al 4’ e al 38’ basterebbero per avere la sufficienza. C’è un ma… Il palo colto al 45’ non è un episodio sfortunato ma piuttosto un’occasionissima sbagliata. Il varco in porta non era molto ampio, è vero, ma Jack ha battuto da un paio di metri e praticamente senza disturbo. Poteva essere il gol dei tre punti.
Bellomo 7,5: ancora una partita irrorata di fosforo e tempi perfetti. Dal suo piede sortiscono quasi tutte le rogne per i padroni di casa. Con tre gioielli: il cross per Galano al 4’, la grande invenzione con tiro di collo da 40 metri al 16’, lo slalom del 74’ in cui scherza Valentini e Signorili e impegna severamente Chichizola.Â
Galano 6: prova una buona palombella all’8’ ma un minuto dopo fa una grossa sciocchezza, in seguito indirizza un gran tiro al 53’ dopo una buona combinazione con Bellomo. Manda a lato un buon pallone al 65’, imbeccato ancora da Bellomo. Per il resto non molto altro da annotare. Non è una prima punta e si sacrifica per amor di patria.
Cernigoi n.g.: ha una mezzora per far vedere che il finale lieto della partita precedente era rondine che fa primavera. Stavolta invece passa attraverso la gara senza lasciare segno alcuno. Da rivedere in altra occasione.
Raicevic n.g.: riassapora il campo.
Mister Bisoli 7: inizia bene, con squadre in 11, mettendo la museruola agli avversari. Quando passa in superiorità numerica, cerca per un po’ di vincere l’incontro. Quando, verso la metà della ripresa, lo Spezia prova a fare il colpaccio, lui intuisce che la partita si può anche perdere e schiera giudiziosamente la squadra, non rischiando più nulla. Ha promesso che salverà il Lane ed è consapevole che ogni punto pesa maledettamente. Timoniere sicuro.
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