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Il Festival Biblico 2012 svela le sue novità e l'allargamento alla città di Verona

Di Redazione VicenzaPiù Mercoledi 21 Marzo 2012 alle 21:19 | 0 commenti

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Festival Biblico  -  Grandi ospiti internazionali, inaugurazione con Enzo Bianchi e Ferruccio De Bortoli

Oltre 120 ospiti, 2 capoluoghi di provincia sedi della manifestazione, altri 12 centri interessati, un carattere sempre più internazionale grazie a diverse personalità provenienti da ogni parte del mondo e a un simposio accademico sulle terre della Bibbia (foto 2011 con Lech Walesa).

L'VIII edizione del Festival Biblico, in programma dal 18 al 27 maggio a Vicenza, Verona (vedi comunicato*) e in altri 12 centri della diocesi vicentina sul tema «"Perché avete paura?" (Mc 4,40). La Speranza dalle Scritture», si presenta ricca di novità, che saranno presentate questa sera durante la serata di Anteprima con padre Ermes Ronchi al santuario di Monte Berico (Vi).

La serata inaugurale si terrà giovedì 24 maggio quando, nella Cattedrale di Vicenza, il priore della Comunità di Bose Enzo Bianchi dialogherà con Ferruccio De Bortoli, direttore del Corriere della sera, in un omaggio al cardinal Carlo Maria Martini, grande conoscitore e «diffusore» della Scrittura.

Gli ambiti di approfondimento del Festival saranno 4: biblico-teologico («La Speranza dalla Parola»), socio-culturale («La Speranza dall'Uomo»), storico-archeologico («La Speranza dalle Terre»), artistico-musicale («La Speranza dalla bellezza»). I centri della diocesi vicentina interessati dal Festival diventano quest'anno 12: Bassano del Grappa-Nove, Valdagno-Brogliano, Arzignano-Chiampo, Lonigo, Montecchio Maggiore, Dueville, Marola, Schio, Piazzola sul Brenta.

Il carattere internazionale del Festival viene sottolineato da numerose e autorevoli presenze straniere: Zygmunt Bauman, il noto sociologo di Leeds (Gran Bretagna), il poeta bosniaco Abdulah Sidran, più volte candidato al Premio Nobel, il cardinale Joseph Zen, vescovo emerito di Hong Kong; Mordechay Lewy, ambasciatore dello Stato di Israele presso la Santa Sede, Dan Bahat, archeologo israeliano di fama mondiale, suor Helen Prejean, suora americana, impegnata nella lotta contro la pena di morte (ispirò il film Dead Man Walking, vincitore di 4 premi Oscar); Leah Darrow, fotomodella statunitense e «testimonial» della fede, Leonel Narvàez, missionario colombiano, il biblista belga Frédéric Manns.

Il ministro per l'Integrazione e la Cooperazione internazionale Andrea Riccardi, fondatore della Comunità di Sant'Egidio, interverrà al Festival domenica 27 maggio in un dialogo con Antonio Sciortino, direttore di Famiglia cristiana.

Molto qualificato il «parterre» degli studiosi di Sacra Scrittura, ai quali spetterà il compito di indagare, nel percorso teologico, la Bibbia alla ricerca delle speranze capaci di superare le paure umane: Romano Penna, Ugo Vanni, Francesco Rossi de Gasperis, Bruna Costacurta, Luca Mazzinghi, Ugo Vanni, Lidia Maggi, Martino Signoretto, Riccardo Lufrani, Stefano De Luca, Antonella Anghinoni, e altri.

Nutrita anche la pattuglia di filosofi e teologi, tra i quali Umberto Curi, Giacomo Canobbio, Duccio Demetrio, Massimo Fini, Angelo Casati, Silvano Petrosino, Adriano Fabris, Francesco Brancato, Ugo Sartorio.

Folto pure l'apporto di testimoni, giornalisti e osservatori della società, incaricati di scorgere nei meandri del nostro tempo luci e indicatori di una speranza più forte: negli appuntamenti socio-culturali si alterneranno, fra gli altri, Ernesto Olivero, fondatore del Sermig, monsignor Giancarlo Maria Bregantini, arcivescovo di Campobasso-Boiano, Laura Boldrini, portavoce dell'Alto Commissariato Onu per i rifugiati, Bartolomeo Sorge, direttore di Aggiornamenti sociali, Alessandro Zaccuri, giornalista di Avvenire, Vittorio Filippi, sociologo dell'università di Venezia, don Luigi Verdi, fondatore della Fraternità di Romena, Gerolamo Fazzini, direttore editoriale di Mondo e Missione, suor Eugenia Bonetti, religiosa impegnata contro la tratta delle donne.

Novità assoluta del Festival 2012 sarà il focus sulle terre bibliche Linfa dell'ulivo (www.linfadellulivo.it), organizzato dall'Ufficio pellegrinaggi della diocesi di Vicenza, che (dal 24 al 26 maggio) riunirà - sempre nel capoluogo berico - esperti, studiosi, storici, archeologi dei territori interessati dalla Bibbia (dalla Turchia fino all'Iraq) per analizzare le scoperte più significative, i ritrovamenti, le indagini storiche e storiografiche riguardanti la Scrittura, le sue terre e la sua storia.

Fedele alla sua vocazione di presentare la Bibbia secondo una pluralità di linguaggi, il Festival offrirà una serie di eventi musicali e artistici, fra i quali i concerti di Roberto Vecchioni, Luca Bassanese, Ars Cantus, e altri. Infine, dal 15 aprile al 10 giugno sarà proposta la mostra di illustrazione per l'infanzia «La paura e la speranza. I colori delle emozioni», in collaborazione con la Fondazione Stepan Zavrel di Sarmede (Vi), con 95 opere origini di illustratori professionisti provenienti da diverse parti del mondo.

Sul sito internet www.festivalbiblico.it si trova il programma provvisorio del Festival in via di aggiornamento.

Per informazioni, [email protected]; tel. 0444-937499.

 

*Arriva a Verona il Festival Biblico
Dal 18 al 24 maggio concerti, attività per ragazzi/e, conferenze
per indagare la Speranza dalle Scritture

Verona (21 marzo) - Il Festival Biblico arriva a Verona con un'anteprima prevista da venerdì 18 maggio a giovedì 24 maggio per portare, nelle piazze e nelle strade della città, la sapienza della Scrittura. Una novità importante per la rassegna nata a Vicenza nel 2005 e giunta quest'anno alla sua 8° edizione, con crescente successo di pubblico (35 mila presenze nel 2011) e riscontro da parte dei mass media.

Tema di quest'anno del Festival è il rapporto tra paura e speranza secondo la Bibbia: «"Perché avete paura?" (Mc 4,40). La Speranza dalle Scritture» il tema che verrà indagato in una serie di proposte culturali dal 18 al 27 maggio in 12 centri della diocesi berica, ai quali si aggiunge appunto quest'anno la tappa di Verona.

«Il desiderio degli organizzatori di allargare il Festival da Vicenza ad altre città venete ci ha sorpreso in maniera positiva» dichiara monsignor Giancarlo Grandis, vicario episcopale per la cultura. «Abbiamo accolto la richiesta di un'anteprima qui a Verona attraverso la struttura del Progetto culturale in modo da far conoscere il mondo della Bibbia anche dal versante intellettuale "laico", ricorrendo perciò ad una pluralità di linguaggi comunicativi ed espressivi».

«Siamo oltremodo lieti di poter condividere la ricca e significativa esperienza del Festival biblico con una Chiesa sorella e un'altra città veneta» affermano monsignor Roberto Tommasi e don Ampelio Crema, presidenti del Festival Biblico. «Lo facciamo nella convinzione che il racconto biblico e i suoi messaggi possono essere una luce e un orientamento per il cammino della comunità cristiana e delle persone pensanti. La Bibbia è una ricchezza di tutta famiglia umana e siamo lieti di condividerla attraverso la peculiarità del Festival, che è appunto quella di far ricorso a diversi linguaggi».

Il programma dell'anteprima veronese, in via di definizione, prevede l'apertura venerdì 18 maggio alle ore 17 con l'inaugurazione della mostra «Dai libri al Libro: alcuni codici biblici della Biblioteca Capitolare». A seguire, nel Chiostro del Capitolo, la lectio magistralis del teologo don Giacomo Canobbio, docente di teologia alla Facoltà teologica dell'Italia settentrionale e una delle voci teologiche più autorevoli del panorama italiano. Titolo dell'intervento, introdotto dalla teologa Cristina Simonelli, «Le ragioni della speranza».

Sabato, alle ore 21, nella chiesa di San Fermo, i Virtuosi Italiani, diretti dal maestro Alberto Martini, terranno un concerto con brani sacri ispirati direttamente al tema della paura e della speranza secondo la Scrittura.

Nelle giornate di sabato e domenica, inoltre, sarà possibile vivere - sotto la guida di don Martino Signoretto, biblista dello Studio teologico San Zeno - l'esperienza del «pellegrinaggio turistico» intitolato Alla riscoperta di un antico percorso: Verona Minor Hierusalem. Si tratta di una visita guidata alle chiese della città che hanno un collegamento diretto con alcuni Luoghi Santi di Gerusalemme, per antonomasia la Città della speranza.

Nella libreria Paoline di Lungadige Panvinio, infine, sabato alle ore 10 e alle ore 16 si terrà un «Happy-book» a cura delle Figlie di San Paolo, rivolto ai ragazzi delle scuole elementari, medie e gruppi di catechismo.

Infine, un ultimo appuntamento: giovedì 24 maggio alle 20.30 nella sala della Banca popolare (piazza Nogara) Aldo Maria Valli, vaticanista del Tg1, parlerà di Famiglia, segno di speranza in Giovanni Paolo II.

Tutti gli eventi del Festival Biblico sono - caratteristica peculiare della rassegna promossa dalla Società San Paolo e dalla diocesi di Vicenza - ad ingresso libero. L'anteprima veronese del Festival è realizzata in collaborazione con lo Studio teologico San Zeno, l'Istituto di Scienze religiose San Pietro martire, Paoline onlus, Associazione Chiese vive e il sostegno di istituzioni pubbliche e imprese private del territorio.

Leggi tutti gli articoli su: Festival Biblico, Ferruccio De Bortoli, Enzo Bianchi

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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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