Il Fatto: prima si danno i loro nomi poi si cancellano "per sicurezza" i profili dei due "eroi" di Natale. Col braccio teso
Martedi 27 Dicembre 2016 alle 13:15 | 6 commenti
di Daniela Ranieri, da Il Fatto Quotidiano
Ogni Natale ha la sua favola, che sia un canto dickensiano o una commedia di Hollywood, con un epilogo lieto a simbolizzare il trionfo del Bene sul Male. Quest'anno la Provvidenza ci ha regalato il jihadista più ricercato d'Europa sotto le mentite spoglie del drop-out di periferia, ciondolante alle 3 di notte fuori dalla stazione di Sesto San Giovanni. Per sua sfortuna, i due poliziotti che si trovavano a passare erano due integerrimi servitori dello Stato, che, sprezzanti del pericolo, l'hanno intercettato e dopo uno scontro a fuoco prontamente annientato. Nell'epoca della post-verità il vero ha una sua evidenza stordente: il morto era il tunisino ricercato per la strage di Berlino (con una taglia sulla testa di 100mila euro) e i due agenti hanno avuto presto nome e volto.
Sui social è partito il trenino dei festeggiamenti: Alfano scatenato: "Un successo dopo l'altro! Siamo un grande Paese! Abbiamo una grande #Polizia! W l'Italia!". Gentiloni poetico: "Due giovani agenti che fanno onore a tutte le forze dell'ordine". Renzi storyteller: "Grazie agli agenti che sono intervenuti stanotte rischiando la vita". Frattini virile: "Onore ai poliziotti italiani!!". Meloni encomiastica: "#medagliadoro ad agenti #Polizia". Faraone campanilista: "Plauso e orgoglio. Vicino a XY e al siciliano #YX (omissis mio, ndr)". Forza Italia giubilante: "Onore agli agenti, grazie agli eroi!". Una ghirlanda di celebrazioni in un crescendo di retorica patria, in cui si è distinto per equilibrio Salvini ("Ucciso stanotte vicino a Milano il #killerdiBerlino"), per dire.
Niente in confronto al giorno dopo, la vigilia di Natale, con la stampa bipartisan sull'attenti a erigere un nuovo altare della Patria ai militi noti, in un virato seppia da Far west: Libero: "Eroi italiani!". La Nazione: "Agenti eroi fermano il boia". La Verità : "Uno in meno". L'Unità : "Un assassino spietato e un agente in prova" (che non si dica che non siamo vicini a precari e voucheristi). Il Giornale: "Una bestia in meno", "La rabbia e l'orgoglio di due eroi semplici". Michele Serra su Repubblica: "Luce contro tenebre. L'assoluta normalità di quei poliziotti è esemplare".
Già li vediamo, i due valorosi ma assolutamente normali agenti, ospiti di Che tempo che fa e del programma di buone parole di Gramellini, ricevuti al Quirinale con tutti gli onori come i due marò. Se non fosse per quel particolare che, dei due, uno è solito usare Facebook per comunicare al mondo la sua simpatia per il Duce ("Il tradito sarà un ingenuo, ma il traditore rimarrà sempre un infame!"), fare apologia di fascismo ("Il 25 aprile non lo festeggio"), insultare le donne ("Auguri alle donne, non alle cagne"), ritrarsi in selfie mentre fa il saluto romano; l'altro, invece, pubblica ringraziamenti a Hitler, resoconti delle operazioni ("Ennesimo inseguimento, ennesimo ospedale... il paziente è il rapinatore, paesano tuo di zingaria"), imitazioni degli stranieri fermati ("Tho sciuro capo, io fatto niente"), parodie delle donne in burqa. Pazienza.
Ad esser pignoli, ci sarebbe ragione di ritenere che i due trattino qualunque immigrato anche non terrorista in conformità alla loro fede così apertamente professata. Ma perché rovinare l'atmosfera natalizia, col corpo ancora caldo del cattivo steso sull'asfalto a simboleggiare il trionfo della civiltà sulla barbarie? Perché non proseguire sulla scia di rivendersi il puro caso, la serendipità natalizia, in due parole il fattore culo, come un successo di intelligence? Così i nostri incensieri ufficiali, politici di vaglia, rabbiaorgoglisti e gente progressista, nell'atmosfera fiabesca del Natale hanno disegnato un santino dei poliziotti invero stridente col ritratto che intanto emergeva dai loro social network, infatti poi oscurati d'ufficio, e certo non per tutelarne la privacy, violata casomai dagli stessi che poi hanno detto di volerla proteggere, non da ultimo il ministro dell'Interno (nonostante non sia più Alfano).
I cronisti delle umane sofferenze (di passare decine di controlli in aeroporto) a furia di elogiare i due soldati del Bene non si sono fermati manco un secondo a guardare il cadavere di Amri, non per giustificarne la malvagità , qualunque ne fosse l'origine, psichica o religiosa; piuttosto, per rivendicare uno sguardo umano in questa orribile storia. È così confortevole crogiolarsi nella logica delle tenebre vinte dalla luce cromata di una pistola d'ordinanza, col pluriomicida accoppato, steso per terra dalla superiorità dei nostri valori. Ma a proposito: se due come questi li facciamo eroi, cosa insegniamo a fare ai nostri figli ad essere rispettosi, equi, multiculturali o almeno non nazisti? Cosa sprechiamo a fare inchiostro per editoriali zuppi di elogi della democrazia e vibranti condanne dell'estremismo? Che sarà mai: tutto è bene quel che finisce bene, l'amore vince sempre sull'odio, eccetera eccetera.
1 - ho detto che "Noi abbiamo messo in rassegna un... fatto. Così come ne mettiamo tanti, di più sul Pd che su chiunque". Stavolta il... fatto l'ha scritto, bene, la Ranieri, che non mi interessa con chi vada a... merenda) , gli altri fatti li abbiamo sempre pubblicati e spesso scritti personalmente
2 - ho aggiunto che se lei non ha letto le mille volte che lo abbiamo fatto con Rassegne stampa e cona articoli nostri firmati allora non sappiamo che farci con chi ha i paraocchi mai detto di non leggerci, anzi l'ho invitata a leggerci di più e con più attenzione)
3 - paraocchi è una cosa, dimostrata, come appecoronarsi deve essere noto a lei e non a me, con i fatti e non solo a parole
4 - con le sette, anche pro verità, non si tolgono palloni ma si bucano
E' questo il dubbio che per noi esprime Ranieri mentre per noi rimane il fatto che die rappesentanti delle Forze dell'Ordine farebbero bene ad avere profili che parlassero di doveri e non che inneggiassero al fascismo o al nazismo, oppure, per noi è lo stesso, al bolscevismo o al maoismo.
Per lei?
Ci rifletta ma prima di accusare gli altri di appecoronarsi, termine nei fatti a noi ignoto, ma che lei usa con la forza delle... parola, conti fino all'ultimo secondo del 2016 e poi butti via i suoi livori di bambina che senza la bambola non sa affrontare la realtà che non è fatta di verità e dogmi unici,
Poi se non ci riesce abbia tanti anni per riprovarci...
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A propsoiti Buon anno ma Buon natale cristiano è difficle immaginarlo in chi ha così tanta uggia nella mente, stavo per dire corpo ma poi me veniva la battuta che non si può ragionare solo di pancia...