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Il Fatto, fari puntati su BpVi e Banca Nuova

Di Marco Milioni Mercoledi 19 Dicembre 2012 alle 15:05 | 0 commenti

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Francesco Maiolini, ex direttore generale della siciliana Banca Nuova, è finito oggi al centro di un lungo servizio pubblicato da Il Fatto Quotidiano in cui si fa luce sulle relazioni ad altissimo livello tra il manager di origini campane, l'establishment isolano e la casa madre dell'istituto ovvero la Popolare di Vicenza.

E nel servizio comparso oggi a pagina 11, firmato da Giuseppe Lo Bianco e Sandra Rizza, emergono anche altri elementi: una agenzia della «intelligence italiana» alla ricerca di sistemazione per una propria sede a Palermo centro si sarebbe rivolta alla Immobiliare Stampa di proprietà del gruppo BpVi e si sarebbe premunita «acquisendo i servigi di una fonte all'interno della logistica nella direzione logistica della banca veneto-siciliana». Il retroscena per la prima volta era stato ricostruito nella sua interezza dal giornalista Piero Messina nel libro Il cuore nero dei servizi a pagina 66. Il Fatto Quotidiano tra l'altro si domanda se i manager del gruppo fossero al corrente dell'operazione.

Sullo sfondo però rimangono le due inchieste penali a carico di Maiolini (oggi presidente della finanziaria controllata dalla regione, l'Irfis): una prima per presunta usura; una seconda per presunto riciclaggio. In questo secondo caso a coordinare gli investigatori ci sarebbe Direzione distrettuale antimafia come peraltro riportato da ilfattoquotidiano.it il 15 dicembre. La cosa curiosa è che sino ad oggi nessuna testata ha rivelato se l'indagine per «riciclaggio aggravato» coinvolga Maiolini a titolo personale e se siano ipotizzati nessi con l'operato di qualche istituto di credito. Ad ogni modo la vicenda si è ancor più infittita quando il procuratore di Palermo Francesco Messineo è stato sospettato di avere spifferato a Maiolini alcuni dettagli relativi alla prima indagine.


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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