Quotidiano |

Il digiuno indipendentista finisce con un brindisi

Di Redazione VicenzaPiù Lunedi 18 Marzo 2013 alle 15:36 | non commentabile

ArticleImage

Indipendenza Veneta  -  Anna Durigon e Maurizio Giomo interrompono lo sciopero della fame grazie alla convocazione della commissione referendaria da parte della Regione Veneto.

Luca Zaia convoca la commissione tecnica, composta da sei giuristi, per verificare il progetto di legge referendario che consentirà ai veneti di esprimersi sul quesito indipendentista secondo il diritto di autodeterminazione di un popolo.

Il digiuno di Anna Durigon, 24 anni, e di Maurizio Giomo, 47 anni, era iniziato giovedì 14 marzo per protestare lo stallo in Regione Veneto sul percorso indipendentista. Il Consiglio Regionale del Veneto aveva approvato (con un’ampia maggioranza di 29 consiglieri su 35 il 28 novembre 2012) la Risoluzione 44, la quale incaricava Zaia di attivarsi con urgenza per garantire il diritto di autodeterminazione del Popolo Veneto, tramite una consultazione referendaria. La Risoluzione prevedeva di avvalersi di una commissione di giuristi per stabilire il progetto di legge referendaria, ma dal 28 novembre, a causa anche del periodo elettorale, dalla Regione Veneto non si è mosso nulla.

Questo stallo ha spinto Anna Durigon e Maurizio Giomo a intraprendere un gesto estremo: lo sciopero della fame ad oltranza. Come attivisti del movimento Indipendenza Veneta, Anna e Maurizio hanno dedicato mesi per raccolte firme, manifestazioni e molto altro perché il diritto di autodeterminazione del Popolo Veneto venisse applicato. Di fronte al degrado socio-economico del Veneto, Anna e Maurizio hanno deciso di spronare la lentezza burocratica con un sacrificio personale che servisse come simbolo delle difficoltà che il popolo veneto sta attraversando e dell’urgenza di trovare una via d’uscita che passa per Venezia bypassando Roma.

“Non so se il nostro gesto abbia accelerato l’iter istituzionale o no” dichiara Anna Durigon, la giovane indipendentista al quinto giorno di digiuno. “Perlomeno la nostra azione ha voluto manifestare che la situazione veneta richiede estrema urgenza, perché c’è chi sta arrivando veramente alla fame.” Lo sciopero della fame di Anna e Maurizio ha senzaltro mosso centinaia di cittadini che si sono recati in visita nella sede di Indipendenza Veneta a Treviso, dove i due indipendentisti hanno dimorato per tutto il periodo del digiuno.
“Ringrazio chi ha voluto fare un digiuno di solidarietà, le centinaia di persone che sono venute a trovarci, e le migliaia di cittadini che ci hanno scritto e telefonato per darci supporto e coraggio” ha commentato così la fine dello sciopero della fame Maurizio Giomo, ingegnere trevigiano. “Ora la commissione giuridica deve agire senza perdere tempo, perché ci sono veramente sempre più veneti che si stanno avvicinando alla povertà. Non possiamo perdere un minuto.” Il movimento Indipendenza Veneta è promotore del referendum regionale per dichiarare l’indipendenza del Veneto che, secondo il diritto internazionale, può essere applicato da Venezia senza necessariamente avere il consenso da Roma.






Commenti degli utenti

Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
Gli altri siti del nostro network