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Il digiuno di Don Bizzotto continua

Di Redazione VicenzaPiù Venerdi 21 Agosto 2009 alle 15:00 | non commentabile

Don Bizzotto. 21 agosto 2009    

 

Continua il digiuno di don Albino Bizzotto, a Vicenza, un'azione che interroga sulla costruzione della Base Usa al Dal Molin: "Questo è un problema non riguarda solo Vicenza, riguarda tutti noi come italiani. Questo digiuno desidera attirare l'attenzione sulla nostra responsabilità comune".

Da Grillo News www.grillonews.it

Nonostante l'afa che attanaglia la città, le bandiere della pace si muovono. Sospinte, forse, dalle automobili dirette verso il centro della città. O verso nord, verso Bassano del Grappa. Oppure animate dal via vai di persone che anche stasera sono passate a salutare don Albino Bizzotto, al suo secondo giorno di digiuno. Il fondatore di «Beati i Costruttori di Pace», da sempre impegnato per un mondo dove la parola non è lasciata alle armi, è lì ad accogliere e a parlare con tutti.

Seduti fuori dalla roulotte, collocata all'incrocio fra viale Dal Verme e viale Ferrarin, dove si è "accampato" con l'accordo della Questura, una ventina di persone si intrattengono con il sacerdote. La scelta del digiuno ad oltranza, a sola acqua, vuole interrogare, soprattutto fuori Vicenza, sul significato della costruzione della nuova base nordamericana al Dal Molin.

«A nessuno piace digiunare, neanche a me» sottolinea don Albino. «Ma quando ci troviamo davanti a situazioni particolarmente gravi, dobbiamo accettare anche comportamenti più impegnativi. Quanto sta avvenendo al Dal Molin è molto grave. Nella nuova base continuano a ritmo accelerato i lavori delle imprese che si sono aggiudicate gli appalti con lo scopo di produrre irreversibili fatti compiuti già prima del prossimo autunno. Finora i cittadini di Vicenza con creatività, determinazione e continuità hanno messo in piedi una ininterrotta serie di iniziative per opporsi alla costruzione della nuova base statunitense. Ma il problema non riguarda solo Vicenza, riguarda tutti noi come italiani. Questo digiuno desidera attirare attenzione sulla nostra responsabilità comune. Non possiamo solo rispondere ai vicentini quando ci invitano a partecipare alle loro iniziative; dobbiamo attivarci là dove ci troviamo perché il nostro impegno per la pace non si riduca a semplici parole, abbandonando gli obiettivi concreti che ci siamo dati».

«C'è fretta nel progredire nei lavori della base - continua don Bizzotto - perché anche a livello istituzionale c'è molto da nascondere. Stiamo vivendo un periodo di degrado aggressivo non solo nella vita pubblica, ma anche e soprattutto nella assuefazione della società».

... il primo giorno di digiuno era iniziato con i migliori auspici. Dopo aver sistemato la roulotte in un punto tranquillo e comunque ben visibile, all'incrocio tra Viale Del Verme e Viale Ferrarin, è cominciata una successione di visite sempre più folta di persone. Alla sera, è arrivato anche un piccolo pannello fotovoltaico per produrre l'energia elettrica per la roulotte.

I due obiettivi che don Bizzotto si è dato - esprimere solidarietà ai vicentini e fare informazione - hanno iniziato a prendere forma. E sono veramente tante le persone che gli sono vicine: un segno di riconoscenza e partecipazione diretta. Il digiuno viene sentito come stimolo a non rassegnarsi al degrado pubblico e sociale in atto. «É una sorpresa - dice don Albino - sembra che le persone aspettassero questo segno da tempo per riprendere l'impegno».

Già al primo giorno sono sei le persone che hanno digiunato con il religioso. Un segno di solidarietà condiviso anche da don Antonio Uderzo, sacerdote berico. E sono stati una cinquantina coloro che sono passati a salutare e ringraziare.

Dal resto d'Italia sono arrivati molti messaggi di solidarietà: anche da Carloforte, in Sardegna, due telefonate di adesione. Don Mario Vatta si è messo in contatto da Trieste. Sostegno è arrivato anche da Roberto Natale, presidente della FNSI, il sindacato unitario dei giornalisti italiani, da Oscar Mancini della CGIL del Veneto, e molti altri.

La seconda giornata ... è iniziata con nuove visite, con altre persone che hanno lasciato un messaggio nel quaderno appoggiato sul tavolino da campeggio, sotto la veranda della roulotte.

É arrivato anche l'Assessore comunale Pierangelo Cangini, accompagnato dal portavoce del sindaco, Jacopo Bulgarini d'Elci, che ha comunicato a don Albino la vicinanza del primo cittadino, Achille Variati, e di tutta la Giunta comunale.

Nonostante le difficili condizioni ambientali e il digiuno, prosegue con determinazione la testimonianza e l'azione di denuncia nei confronti di un'opera nata nell'illegalità, nella menzogna e in spregio della volontà e della partecipazione popolare.

 

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Commenti degli utenti

Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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