Il cuore del figlio e le parole del sindaco per un "arrivederci" a mamma Erminia
Mercoledi 28 Dicembre 2011 alle 20:16 | 0 commenti
Stamattina i funerali di Erminia Basso, madre del sindaco Achille Variati, alla chiesa dei Carmini, davanti ad assessori, consiglieri, sindaci e politici
"Arrivederci, dolce e cara bambina mia". Le parole provengono dalla bocca del sindaco ma dal cuore del figlio, Achille Variati, e sono dirette alla madre, Erminia Basso, che si è spenta la vigilia di Natale, all'età di 99 anni. Stamattina, nella chiesa dei Carmini, si sono svolti i funerali della madre del primo cittadino: parenti, amici, conoscenti e centinaia di persone tra cui tutto il Comune rappresentato da assessori, dirigenti, funzionari e consiglieri (qui il nostro primo servizio con video).
E poi politici, sindaci di molte città della provincia e il questore Angelo Sanna, che in un abbraccio hanno stretto i figli di Erminia, Achille e Giulia Variati, e anche il marito, Ferruccio, 100 anni compiuti lo scorso settembre. Una cerimonia sobria, con al centro la bara di legno chiaro a sorreggere mazzi di fiori bianchi. Durante l'omelia, il prete, don Giacomo, ha parlato di "valori come la fede, la sobrietà e la laboriosità , che hanno contraddistinto la vita di Erminia e dovrebbero essere un punto di riferimento anche nella nostra società , scossa da momenti difficili come quelli attuali". Poi il saluto dei nipoti, che si sono rivolti alla loro nonna per l'ultima volta. Infine le parole del sindaco, molto legato alla mamma anziana. Da mesi, agli impegni da primo cittadino, Variati affiancava la cura della madre, le visite, quello stare accanto a una donna "buona e forte, una bambolina esile dai lineamenti bellissimi" ha detto il sindaco. "Il mio non è un ricordo ma una storia d'amore che consegno in questo giorno - ha aggiunto, dal pulpito, il primo cittadino -. La storia della vita di mia madre, nata in campagna. Una donna che ha vissuto momenti difficili, ha abbandonato la scuola per curare i propri fratelli, ha dedicato una vita agli altri e mai a se stessa e aveva un'adorazione per i bambini. Dovremmo imparare dalla generosità di queste generazioni, dai principi fermi, che hanno dato molto al Paese e a cui dovremmo essere riconoscenti. Ultimamente, per lei, la parola aveva lasciato il posto allo sguardo, le mani tremavano, ma lei comunicava lo stesso". Alla funzione religiosa, ieri, è seguita la sepoltura, al cimitero Maggiore.
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