Il coordinatore degli speleosub veneti Giuseppe Minciotti racconta la giornata nella Costa Concordia
Giovedi 19 Gennaio 2012 alle 21:45 | 0 commenti
Soccorso Alpino e Speleologico Veneto - Preceduti dai palombari del Comando subacquei e incursori della Marina militare, che hanno aperto nuovi varchi lungo il relitto della Costa Concordia, questo pomeriggio due speleosub del Soccorso alpino e speleologico Veneto si sono nuovamente immersi all'interno della nave, perlustrando per 72 minuti corridoi e ambienti, dal centro verso prua, fino alla porta tagliafuoco che si apre sugli alloggi degll'equipaggio.
"Siamo partiti alle 15.20, sempre in coppia con i palombari del Comsubin - il coordinatore degli speleosub veneti Giuseppe Minciotti racconta l'esplorazione - abbiamo percorso corridoi dove la visibilità era accettabile, entrando in una cabina e altri ambienti interni". Lungo il tragitto gli speleosub hanno srotolato una sagola, il 'filo d'Arianna', che permetterà ai sub che li seguiranno di ritrovare il percorso segnalato senza difficoltà . "Abbiamo individuato due accessi, uno sul teatro, già visto ieri, e un altro su una cabina passeggeri, dove siamo entrati - prosegue Giuseppe Minciotti - a fine immersione, siamo arrivati all'ingresso degli alloggi dell'equipaggio che potranno essere velocemente raggiunti dagli speleosub che scenderanno dopo di noi". Questa sera altri due speleosub veneti, un vicentino e un veronese, dovrebbero arrivare all'isola del Giglio per sostituire i colleghi che rientreranno.
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