Quotidiano | VicenzaPiùComunica |

Il Consorzio di bonifica Alta Pianura Veneta monitora il territorio con i droni

Di Redazione VicenzaPiù Giovedi 23 Luglio 2015 alle 17:19 | 0 commenti

ArticleImage

La nota del Consorzio di bonifica Alta Pianura Veneta

“La situazione irrigua si fa giorno dopo giorno sempre più difficile, ma nel territorio di competenza del Consorzio di bonifica Alta Pianura Veneta l’approvvigionamento per uso irriguo è attualmente garantito a tutti, con il regime normale di turnazione”. Con queste parole il presidente del Consorzio di bonifica Alta Pianura Veneta, Silvio Parise, fornisce uno spaccato aggiornato della situazione attuale.

Che appare indubbiamente inusuale, ma complessivamente sotto controllo, anche grazie alla fattiva collaborazione con il Sistema Leb, che consente a numerosi Comuni l’approvvigionamento d’acqua. “Non possiamo certo nascondere una moderata preoccupazione – aggiunge il presidente Parise – in quanto l’esigenza d’acqua per le colture in campo è indubbiamente importante e non si può pregiudicare la sopravvivenza delle stesse. Analogamente, però, occorre garantire a tutti la possibilità di utilizzare l’acqua, perciò nel territorio di competenza sono stati intensificati i controlli sul corretto utilizzo dei dispositivi di irrigazione, per arginare eventuali episodi di abuso”. Proprio in quest’ottica, infatti, nell’Alto Vicentino, dove la situazione di sofferenza idrica è più avvertita, verrà adottato un sistema di monitoraggio dell’utilizzo dell’acqua attraverso i droni. “In un’area sperimentale di circa cento ettari – sottolinea il presidente Parise – i droni effettueranno delle riprese che in tempo reale i tecnici del Consorzio di bonifica Alta Pianura Veneta valuteranno e, in seguito, verranno disposti sopralluoghi mirati e documentati dal relativo materiale video e fotografico. Il nostro intento non è quello sanzionatorio, sebbene previsto dalla legge, bensì intendiamo far maturare un più consapevole e corretto utilizzo della risorsa idrica, per garantire a tutti l’acqua che, in questo momento di carenza, appare ancor più preziosa”. Nell’area Est, tra Valdagno e Cologna Veneta, in destra idraulica del torrente Arpega prima e del torrente Agno dopo, fino a Rovolon ed arrivando a Vicenza, nonostante le numerose richieste d’acqua ad uso irriguo (circa 500, di cui 300 solo nei primi 20 giorni di luglio), grazie alla continua collaborazione con il Consorzio Leb, al costante impegno nella manutenzione, l’ammodernamento delle opere ed all’impegno del personale, l’irrigazione al momento è assicurata. Nell’area Ovest, la situazione generale, seppur difficoltosa, appare gestibile. In particolare, l’area collinare è quella più sofferente, in quanto sono molto scarsi gli apporti idrici delle risorgive e delle zone montane (Area Montorio, Cazzano di Tramigna e collina). Nell’area collinare, servita da impianti a pressione con deriva dell’acqua dall’Antanello e da pozzi, gli apporti sono appena sufficienti a garantire la funzionalità degli impianti; l’area di media e bassa pianura, servita da derivazioni del fiume Adige, con grandi difficoltà e frequenti manovre di regolazione, consente la distribuzione verso tutte le aree irrigue. 

I numeri del Consorzio di bonifica Alta Pianura Veneta. È opportuno ricordare che il Consorzio di bonifica Alta Pianura Veneta gestisce 2.800 km di rete idraulica di bonifica, di cui oltre 1.200 km con funzioni miste di scolo ed irrigazione; 21 impianti idrovori di sollevamento con una potenzialità totale di oltre 60 metri cubi al secondo; 68 impianti a servizio dell’irrigazione tra cui 19 pozzi di prelievo e 49 tra impianti di sollevamento e rilancio; 310 km di rete irrigua a pressione a servizio di un’area attrezzata con impianti a pioggia ed a goccia pari a 3.400 ettari; 39.189 ettari serviti da irrigazione di cui: 3.382 con impianti a pioggia ed a goccia; 1.597 irrigati a scorrimento e 34.210 serviti da irrigazione di soccorso.


Commenti

Ancora nessun commento.
Aggiungi commento

Accedi per inserire un commento

Se sei registrato effettua l'accesso prima di scrivere il tuo commento. Se non sei ancora registrato puoi farlo subito qui, è gratis.





Commenti degli utenti

Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
Gli altri siti del nostro network