Il comune senso del pudore e La Repubblica
Domenica 14 Febbraio 2010 alle 16:18 | 0 commenti
Giuliano Corà    Â
Lettera a Ezio Mauro, direttore de La Repubblica
Gentile Dott. Mauro,
a pag. 16, all'interno di un articolo sulle elezioni in Ucraina, la Repubblica dell'8 febbraio pubblica, accanto ad una foto, questa didascalia: "Alcune attiviste ucraine nude ai seggi di Kiev hanno innalzato cartelli con scritte quali "Non vendete il vostro voto" e "Non siate delle prostitute". A fianco la foto, nella quale compaiono tre attiviste come descritto: seminude (a mezzobusto: sulla parte inferiore del corpo indossano un qualche indumento, non meglio individuabile) con un cartello in mano. La foto misura cm 6,2x3,6, e le tette delle ragazze riprese misurano, circa, mm 2 ciascuna. Su di esse, qualcuno si è preso la briga di cancellare i capezzoli con dei tratti di pennarello azzurro. Ora, io lo so che al mondo ci sono cose più importanti, ma, mi creda, mi sono cascate le braccia. Perché vede, se qualcuno è capace di eccitarsi con una tetta di due millimetri, quello è certamente un caso disperato, ma che qualcuno pensi che qualcuno possa eccitarsi con una tetta di due millimetri, e conseguentemente si applichi a censurare i capezzoli di quella tetta (misura probabile dei suddetti capezzoli mm 0, 2), beh, questo secondo qualcuno è molto, ma molto più malato del primo. Per favore, mi dica che non è stato Lei, che la foto vi è arrivata così dall'Ucraina ... Me lo dica, per favore: mi restano così poche certezze nella vita ...
Giuliano Corà , Barbarano (VI)
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