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Il comune di Vicenza e l'urbanistica dei cittadini

Di Redazione VicenzaPiù Domenica 20 Novembre 2011 alle 19:45 | 0 commenti

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Riceviamo da Guido Zentile e pubblichiamo.

In merito alla questione evidenziata sui quotidiani locali (fra cui anche VicenzaPiù.com) circa lo spostamento del fronte-office dell'ufficio urbanistica, dal secondo piano degli uffici di piazza Biade al piano terra presso il Forum Center, vorrei sviluppare alcuni appunti, appunti che nello stesso tempo mi dividono in tre parti, quale dipendente pubblico di un Ente locale, semplice cittadino, e soggetto politico (segretario del circolo Prc C. Giuliani, ndr), per poi unirmi in una valutazione unica.

Il mio lavoro di dipendente pubblico, in un piccolo Comune (siamo una ventina di dipendenti), mi vede lavorare in un settore che si occupa contemporaneamente di edilizia privata, urbanistica ed ambiente. Facciamo di tutto, io e i miei colleghi di Area, e seguiamo tutte e tre le tematiche, lavorando fianco a fianco con il Sindaco (è il 21° dipendente), considerando, pur essendo un piccolo Comune, che le rogne e i problemi non mancano, tanto meno le pratiche e il lavoro da smaltire, alla pari di un grande Comune
E' naturale che il rapporto con il pubblico va prima di tutto chiarito. Certamente ai cittadini in primis (viste anche le dimensioni del Comune, dove in non molto tempo conosci tutto e tutti) e ai professionisti va dato un giusto e corretto servizio. E a tutti deve essere data una risposta, negativa o positiva. Professionalità, serietà e gentilezza sono il trinomio che applico, anche se qualche volta c'è chi si presenta in forma arrogante e presuntuosa e rischi di perdere la pazienza. Ma tutto il mondo è paese.
In considerazione di tutto ciò abbiamo stabilito e imposto degli orari di apertura al pubblico, tassativi (due volte alla settimana), oltre non si riceve, neppure su appuntamento. Chiudiamo la porta a chiave e non entra nessuno, salvo noi dipendenti. Questo perché il resto dell'orario e dei giorni lo utilizziamo per espletare le pratiche d'ufficio (che sono poi le richieste dei cittadini), sempre numerose e complesse (altro che crisi ...). L'orario settimanale è di 36 ore, lo stipendio mensile, che dovrebbe permetterti di mantenere casa e famiglia, nonché te stesso (?), viaggia tra i 1.300 e i 1.400 Euro, gli straordinari non vengono pagati, considerando, comunque, che l'intensità del lavoro non ti permetterebbe, né fisicamente, né mentalmente, di fare altre ore oltre l'ordinario.
Alla luce di quanto sopra ritengo, che pur nel rispetto del lavoro dei dipendenti comunali e del pubblico (cittadini e professioniiti) e nei rapporti di un dialogo tranquillo e sereno tra le parti, sia opportuna una netta separazione tra il lavoro degli uffici e chi ci viene a trovare. Quindi nessun ammanicamento con l'amico, o il (soprattutto) professionista ed immobiliarista di turno.
In ogni caso l'informazione, la corretta informazione non deve essere interclusa. Il pubblico, il cittadino deve sapere, deve essere informato, e soprattutto ci deve essere praticità di linguaggio e semplificazione nell'informazione.
Quindi, per costruire tutto ciò non vedo positivamente il trasferimento di alcuni pezzi di ufficio staccati e separati dal nucleo delle decisioni, dei progetti (vedi a proposito il caso di Vicenza). Si instaura, anzi si rafforza, quel distacco tra il palazzo e il cittadino, tipico savoir faire delle nostre Istituzioni (la Giunta del Comune di Vicenza non è da meno). L'urbanistica partecipata "partecipa" timidamente e continua ad essere un'utopia.
Nel frattempo gli interessi costituiti dall'urbanistica contrattata saliranno al secondo piano degli uffici di piazza Biade dove continueranno a dialogare indisturbati. In pratica gli interessi (fondati) al piano secondo, i diritti (quali?) al piano terra.
La lontananza dei cittadini dai processi di pianificazione non è tipica solo del Comune di Vicenza, ma di molti altri Comuni (fra i quali Torri di Quartesolo, dove risiedo). L'applicazione della L.R 11/04, circa i passaggi che un piano urbanistico dovrebbe fare, è pura formalità. I cittadini, non sanno, non sono informati, non ricevono adeguate informazioni per fare le opportune e dovute osservazioni (che poi alla fine non servono a niente, perchè tutto è già deciso in primis), e si trovano poi le cose pronte per essere attuate: le conseguenze del cemento.

Quindi non prendiamoci in giro con questa immagine di efficienza e di servizi per l'informazione. Non è così e non sarà così, non si darà riscontro alla gente, al cittadino, coloro che vivono e costruiscono la loro città, che vorrebbero costruire con la partecipazione, partecipazione che gli è però negata. Il costruire dei cittadini non è il costruire dei predoni, ma una sana città dove si vuole mettere al centro la persona nel proprio territorio (questa è urbanistica).
Cosi continueremo non solo a distruggere il territorio già devastato, ma noi stessi, vivere in città, in ambienti che non sentiamo nostri, in cui non c'è dialogo, dove permane un rapporto freddo e distaccato con l'Amministrazione Comunale. 

Leggi tutti gli articoli su: Forum Center, Guido Zentile, Uffici Urbanistica

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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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