Cielo da spettacolo: sabato in tutto il Veneto pioggia di meteore
Martedi 4 Ottobre 2011 alle 10:02 | 0 commenti
Riceviamo da Gianni Genghini, astrofilo e pubblichiamo. L'Inaf -Istituto nazionale di astrofisica di Padova e l'ente spaziale americano su www nasa.gov hanno annunciato che eccezionalmente quest'anno potremo vedere le meteore Draconidi, così chiamate perché, per un effetto di prospettiva, sembrano provenire dalla costellazione del Drago. Una costellazione assomigliante al mitico mostro, che per individuarla è necessario dirigere lo sguardo, voltando le spalle al sud, in direzione nord-est, prendendo come punto di riferimento la stella polare.
Le stelle cadenti cosi chiamate nella tradizione popolare, ma che gli astronomi chiamano meteore, sono in effetti dei piccoli residui dei nuclei delle comete che quando passano nelle vicinanze del sole riscaldandosi perdono una parte del loro rivestimento esterno ghiacciato. Avete mai provato, in una di quelle splendide notti delle stelle cadenti, ad osservare la gente che le guarda? Alcuni osservatori sembravano incantati dalla visione. Altri denotavano stupore e divertimento. Altri ancora sembrava pensassero al loro futuro con apprensione e incredulità . Ma per molti di noi la visione delle "stelle cadenti" è un momento di intensi desideri, che qualcuno spera fervidamente che si avverino. Questa volta le "stelle cadenti" di turno sono le Draconidi, esse sono parti molto piccole dalla cometa Giacobini-Zinner che ogni 6 anni e mezzo passa dalle parti del Sole e dunque nelle vicinanze della Terra. Infatti tra il 6 e il 10 ottobre la Terra passa attraverso questi frammenti, che precipitano alla folle velocità di 80 chilometri al secondo polverizzandosi nell'atmosfera. In genere queste "stelle cadenti" di ottobre sono poca cosa se paragonate a quelle più famose del 12 agosto, le cosiddette lacrime di San Lorenzo, molto più intense. Ma quest'anno lo spettacolo sembra assicurato perché ci sono buone probabilità che la Terra attraversi una regione particolarmente fitta di frammenti, lasciati dalla cometa Giacobini-Zinner tra il 1887 e il 1926. Qualcuno ha stimato che potrebbero essere da 200 a 300 le stelle cadenti che potremo vedere precipitare in un'ora, bel tempo permettendo. Era dal 1985 che le Draconidi non promettevano di raggiungere una valore così alto. Un altro particolare interessante è quello che riguarda l'ora di avvistamento. Noi le potremo vedere nella loro massima concentrazione, soprattutto alle ore 22 dell'8 ottobre. Ma lo spettacolo potrà continuare per tutta la notte anche se con minore intensità . E questo è singolare perché normalmente le più famose "lacrime di S. Lorenzo", sono visibili quasi sempre dopo le 2-3 di notte, un orario quasi impossibile per molti di noi. Per vederle bene è consigliabile allontanarsi dalle fonti luminose e scegliere un posto buio e possibilmente elevato. I nostri Colli Euganei sono dei posti ideali per questi avvistamenti. É consigliabile, in questa stagione, portare una leggera coperta e una lampada per osservare le carte stellari che eventualmente porteremo con noi. Le comete, strani e misteriosi oggetti celesti, sono dei piccoli corpi celesti ricoperti di ghiaccio perché provengono, così sembra, da alcune regioni, la fascia di Kuijper e la nube di Oort, una specie di casa delle comete situata ai confini del sistema solare, dunque molto lontana dal Sole.
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