Il caso quote latte e multe gonfiate arriva in Europa
Sabato 30 Novembre 2013 alle 12:29 | 0 commenti
On. Mara Bizzotto, LN - Lo scandalo delle quote latte e delle multe gonfiate arriva nelle aule del Parlamento Europeo. Dopo le clamorose rivelazioni emerse dall'indagine della Procura di Roma che sta indagando per falso in atto pubblico i funzionari di Agea che avrebbero gonfiato le multe sulle quote latte, l'europarlamentare leghista Mara Bizzotto ha presentato un'interrogazione urgente alla Commissione UE nella quale invita l'esecutivo comunitario a "prendere posizione e accertare le sconcertanti novità che stanno emergendo da quest'inchiesta sulle quote latte".
"Finalmente sta emergendo la verità su quest'annosa e intricata vicenda - dichiara l'eurodeputata Bizzotto, vicesegretaria veneta della Lega Nord - Ed è una verità che fa male perché, da qualunque parte la si voglia vedere, siamo di fronte a una vera e propria fregatura commessa ai danni di migliaia di allevatori, soprattutto veneti e del Nord Italia, che nel corso degli anni sarebbero stati costretti a versare multe non dovute o a pagare quote non necessarie per una cifra stimabile in circa 2,5 miliardi di euro".
"Il Ministro De Girolamo non può far finta di niente e deve fornire urgenti spiegazioni a Bruxelles - prosegue l'on. Bizzotto, che ha scritto anche una lettera al titolare del Ministero delle Politiche Agricole - Se dall'indagine in corso a Roma venisse confermato che le multe sulle quote latte sono state artificiosamente gonfiate, lo Stato ha il dovere di risarcire le migliaia di allevatori che hanno ingiustamente pagato queste multe e, al tempo stesso, di bloccare immediatamente qualunque sanzione in essere nei confronti dei presunti 'splafonatori'".
"Il sistema delle quote latte si è rivelato una grandissima fregatura: negli anni si è arrivati al paradosso che i nostri allevatori non potevano mungere le vacche delle proprie stalle per non superare le quote di produzione stabilite dall'UE, e nel frattempo l'Italia importava latte dall'estero per soddisfare il fabbisogno nazionale - afferma l'europarlamentare vicentina - Ma, fatto ben più grave e scandaloso, pare che a Roma avessero truccato i numeri per gonfiare a dismisura il parco bovini italiano, con tanto di mucche immortali che producono latte fino ad 82 anni, e giustificare così le sanzioni ai danni degli allevatori".
"In 30 anni il sistema della quote latte ha trascinato questo settore alla rovina - conclude Mara Bizzotto - Si calcola che siano almeno 20mila le stalle che hanno chiuso (7mila nel solo Veneto) e circa 35 mila gli allevatori che si sono indebitati fino al collo per pagare multe non dovute o per acquistare quote di produzione inutili: insomma, l'infernale binomio Roma-Bruxelles ne ha combinata un'altra delle sue e a pagarne le conseguenze sono state, ancora una volta, le nostre imprese agricole".Accedi per inserire un commento
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