Il caso dei Velo Ok, l'opinione del comitato cittadini Creazzo
Venerdi 20 Giugno 2014 alle 16:29 | 0 commenti
Riceviamo da Gaetano Martinelli, presidente del comitato Cittadini Creazzo e pubblichiamo - Spuntati come funghi dalla sera alla mattina si trovano sempre più spesso a bordo delle strade comunali o provinciali come deterrenti alla circolazione veicolare. Il Ministero dei Trasporti con la circolare 5589 del 18 settembre 2013, ribadisce che gli apparecchi non sono inquadrabili in nessuna delle categorie previste dal Nuovo Codice della Strada (Dlgs n.285/1992) e dal connesso Regolamento di Esecuzione e di Attuazione (DPR n. 495/1992) e quindi per essi non risulta concessa da parte della Direzione Generale alcuna omologazione ai sensi dell'art. 45 c. 6 del Codice e dell'art. 192 c.2 ovvero c.3 del Regolamento.
Spesso sono vuoti, ma possono anche ospitare un autovelox.
I "Velo Ok" che nascondono al loro interno un autovelox attivo sono legittimi solo se c'è almeno un agente delle forze dell'ordine a presidiarli. Secondo quanto prevede la norma,infatti, i controlli automatici di rilevamento della velocità sulle strade urbane sono vietati dalla legge, a meno che non ci sia l'autorizzazione prefettizia che indica le strade dove non è possibile fermare il guidatore per la contestazione immediata, in base alla pericolosità del tratto e al traffico. Niente postazioni automatiche,quindi.
Per il Ministero dei Trasporti inoltre, nei casi di installazione a bordo strada, deve essere valutata la possibilità che tali contenitori possano costituire ostacoli,anche se posti al di fuori della carreggiata e la conseguente opportunità di proteggerli adeguatamente ai sensi della vigente normativa.
Poichè senza agenti e contestazione immediata, l'infrazione non può essere sanzionata, è evidente che l'uso per il quale i Comuni li utilizzano è quello di semplice " segnaletica deterrente alla velocità sostenuta".
Ma, in questo caso, visto che il prezzo pagato per questi scatoloni arancioni vuoti supera i 1000,00 euro non sarebbe meglio usare i normali cartelli? Infatti un semplice cartello stradale "controllo elettronico di velocità ", costa circa 150 euro, è omologato, svolge la stessa funzione del misterioso scatolone arancione e non fa male a nessuno al contrario del "Velo Ok" che, in provincia di Bergamo e Alessandria, è stato addirittura protagonista di incidenti mortali.
Se i "Velo Ok" equivalgono a dei semplici cartelli stradali ed hanno solo funzione di deterrenza, non si comprende davvero perchè i Comuni li comprino e non ricorrano invece ai più economici cartelli, a meno che non si voglia, per il loro tramite,aggirare il divieto di installare autovelox fissi in ambito urbano.
Insomma il Ministero è stato chiarissimo, ma molti Comuni, tra i quali anche quello di Creazzo, pare non ci sentano e il numero dei "Velo Ok" sulle strade va aumentando. Tutto ciò non può non ingenerare dubbi sulla opportunità del loro acquisto ed utilizzo.
Ribadiamo che il prezzo pagato per questi scatoloni è elevato e che la loro utilità è vanificata dalla mancanza delle condizioni necessarie a validare la contravvenzione per eccesso di velocità e dunque a giustificare con reali motivi di sicurezza stradale, tale esborso. Ci chiediamo se i soldi pubblici non potrebbero essere spesi meglio, per coprire altri servizi come le mense per i bambini o l'assistenza agli anziani o ai poveri.
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