Il capo ultras del Pescara: "Dobbiamo aiutare i fratelli vicentini!"
Mercoledi 23 Maggio 2012 alle 09:25 | 0 commenti
Dopo 20 anni il Pescara è tornato in A ma ora...un aiutino al Vicenza! Sabato sarà passerella festosa, ma i tifosi chiedono impegno per battere la Nocerina
"Dobbiamo aiutare i fratelli vicentini!" L'invito è partito quasi simultaneamente da tutti i gruppi Ultras biancazzurri, Rangers, Cherokee ed altre tifoserie organizzate, che hanno atteso la squadra allo stadio Adriatico fino all'una di notte, domenica scorsa, al ritorno dalla vittoriosa trasferta di Genova dove, battendo 3-1 la Sampdoria, il Pescara ha chiuso in anticipo la pratica promozione.
Un evento atteso 20 lunghi anni, tra amare retrocessioni in C, fallimenti e presidenti pittoreschi, come il misterioso Pincione, che non riuscì mai a mandare un bonifico da Dubai per un aumento di capitale, eppure voleva quotare la società in borsa, o come Soglia, parlamentare Pdl scoperto dalla moglie in dolce intimità ... maschile e crollato in una depressione che gli fece abbandonare tutto in pochi giorni, dimenticando di pagare stipendi ed imposte. Nel 2008 i libri contabili del Pescara, che aveva appena festeggiato 70 anni di storia, finirono appunto in Tribunale, a metà campionato di C1 e con la squadra già in crisi. Si temette di ripartire dai dilettanti, come già accaduto a Perugia o Triestina, tanto che per pagare le spese correnti come alberghi, appartamenti e perfino la lavanderia, fu costituito un comitato spontaneo di tifosi che si autotassò. A dicembre 2007 finalmente si presentò l'imprenditore locale Giuseppe De Cecco (sì, il re della pasta), che rilevò il "titolo" e consentì, investendo 40 milioni di Euro, di ottenere prima una sofferta salvezza e poi di pianificare il ritorno in B, portando a Pescara Cuccureddu e grossi nomi di categoria superiore. La rinascita non fu comunque facile, anche perchè i nuovi dirigenti iniziarono comunque a litigare da subito e la guida tecnica passò a Di Francesco, ma l'entusiasmo popolare si era intanto ricreato in una città che vive di calcio, tanto da portare anche 30.000 tifosi in trasferta a Bologna, ai tempi della prima A. Dopo una promozione agli spareggi in Prima Divisione (battendo il Verona) ed una stagione di assestamento in B, l'arrivo di Zdenek Zeman ha portato poi un additivo che ha fatto esplodere squadra e pubblico, trascinandoli ad un'esaltante cavalcata verso la massima serie, a suon di gol (89, record assoluto nella categoria) e di punti. Ora resterebbe, appunto, la standing ovation contro la Nocerina, concorrente diretta del Vicenza nella lotta per non retrocedere: normalmente in questi casi l'impegno è solo sulla carta, visto che tra l'altro si deve preservare il pupillo Verratti, convocato dalla Nazionale per gli Europei. Logica vuole che i giocatori migliori (entrambi napoletani: il capocannoniere Immobile ed il talento cristallino Insigne, ma anche Caprari e Cascione) vengano utilizzati solo nel primo tempo, per raccogliere i meritati applausi. Però...però c'è un gemellaggio ultratrentennale da onorare col Vicenza, una promessa chiesta dai tifosi biancorossi di onorare l'impegno, magari per farsi perdonare l'umiliante 6-0 inflitto appena ritornò Cagni in panchina. "Chiediamo ai ragazzi un ultimo sforzo, anche perchè non è bello guastare una festa con una sconfitta- tuona Mimmo Nobile, capo ultras biancazzurro - la Nocerina avrà il sangue agli occhi e darà tutto, noi dobbiamo giocare da ... Pescara. Ma sono tranquillo, Zeman non regala nulla e se gli avversari si sbilanciano, noi li castighiamo, come abbiamo fatto con tutti". A Vicenza si augurano che l'appello venga raccolto e tenuto in seria considerazione da Capuano e compagni: sarebbe un tassello in più nel granitico gemellaggio. Pescara Vicenza, nessuna differenza.
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