Il capitano coraggioso e lo scudo umano
Venerdi 10 Maggio 2013 alle 20:13 | 1 commenti
Detto papale papale. Perché Variati non ha il coraggio di mettere la faccia sul provvedimento con cui Aim è uscita dal cosiddetto in house? Come mai a sostenere le tesi della messa a gara manda l'amministratore unico di Aim Paolo Colla che dovrebbe essere invece mero esecutore della volontà del comune di Vicenza? A pochi giorni dall'evento organizzato dal forum "acqua bene comune" i punti interrogativi rimangono sul quaderno.
Mercoledì sera Colla incalzato dalle domande postegli sulle ragioni profonde che impongono, o potrebbero imporre, ai comuni un approdo al mercato che in realtà è la conferma di un regime oligopolistico ha fatto scena muta. Il che, al di là delle questioni di merito, è la spia che il manager di San Biagio fosse lì come scudo umano più che come dirigente aziendale. Che ha parlato di politica tutta la sera o quasi, ma che si è rifiutato di rispondere a tre domande chiare (commento sulle leggi che "liberalizzano" il gas, paradisi fiscali per le grandi multinazionali dei servizi, e incidenza delel grandi opere sui minori budget per il trasporto pubblico) con la scusa che la replica avrebbe comportato giudizii politici. Cosa che ha provocato una certa ilarità in sala. In Italia «tutto è grave ma nulla è serio» diceva Flaiano. A Vicenza pure. A questo punto quindi il forum potrebbe proporre una sfida. Un dibattito tra Variati e Fazioli, ex presidente di Aim, sui pro e contro dell'in house. Ci sarebbere da scrivere... Ma al momento su Aim pare che il sindaco si arrocchi nel palazzo.
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