Il brasiliano Grupo Corpo chiude la stagione di danza al teatro Comunale

Di Redazione VicenzaPiù Martedi 23 Aprile 2013 alle 16:34 | 0 commenti

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Teatro comunale di Vicenza - Cala il sipario anche sulla Stagione di Danza del Teatro Comunale di Vicenza con un appuntamento davvero imperdibile: sabato 27 aprile, alle 20.45 sarà in scena lo straordinario ensemble brasiliano Grupo Corpo di Rodrigo Pederneiras, con due creazioni cult del loro repertorio "Parabelo" e "Sem Mim".

Lo spettacolo del celebre gruppo, che manca dall'Italia da oltre un decennio, sarà a Vicenza, in esclusiva per il Veneto, in una delle due date italiane della tournée europea. Si tratta di una danza contemporanea di altissimo livello, che affonda le sue radici nelle tradizioni popolari del paese sudamericano, proponendo esibizioni virtuosistiche, accompagnate dalle musiche dei grandi musicisti brasiliani contemporanei. I biglietti per l'ultimo spettacolo della Stagione di Danza sono quasi esauriti.
Lo spettacolo sarà preceduto dall'Incontro con la Danza curato da Valeria Crippa, giornalista e critico di danza e teatro musicale per il "Corriere della Sera" e per "Io Donna"; autrice di testi su Nureyev e Savignano, pubblicati da Rizzoli, giornalista che ha progettato e diretto il primo magazine italiano di yoga.
La Stagione di Danza è promossa e sostenuta dalla Fondazione Teatro Comunale Città di Vicenza in collaborazione con Arteven, con il sostegno di Fiamm Group, Estel, Develon e Gruppo Mastrotto come partner, Fondazione Roi, Inglesina, Gruppo Beltrame, Immobiliare Olimpica, Ac-Hotels Vicenza, Gruppo Forall-Pal Zileri, Burgo Group, Telemar, Confcommercio come sponsor e Il Giornale di Vicenza come media partner.
Sabato 27 aprile sul palcoscenico del Comunale saranno presentate due coreografie, entrambe di Rodrigo Pederneiras, diverse per ispirazione e collocamento cronologico nella produzione del Gruppo: la prima è "Sem Mim" (senza di me), creazione raffinatissima e recente (vede la luce nel 2011) che trae ispirazione dalle cantigas de amigo, preziose composizioni poetiche galiziane della letteratura medievale; l'autore è un cantore popolare, il giullare Martin Codax, originario di Vigo, come di Vigo è uno degli autori delle musiche, Carlos Núñez. Il riferimento potrebbe essere A Ondas do mar de Vigo, poesia di musicalità antica che parla d'amore, secondo i canoni medievali, raccontato da una donna che attende l'amato in riva al mare; la commistione, come nella migliore tradizione di Grupo Corpo, è con il ritmo brasiliano dell'altro autore delle musiche, José Miguel Wisnik che unisce le sonorità del suo paese d'origine. E il paralelismo formale che caratterizza questo particolarissimo tipo di lírica medievale, è ripreso nella scenografia dove a rigide forme geometriche si alternano forme materiche e animate. Per concludere il gioco dei rimandi e delle citazioni, i corpi dei danzatori sono ricoperti dai costumi minimali di Freusa Zechmeister che riportano motivi ornamentali dell'iconografia medievale, quasi un body painting che simula il tatuaggio. Suggestioni colte e ispirazioni antiche si uniscono in una creazione coreografica di vibrante essenzialità.
Dopo l'intervallo sarà proposto "Parabelo", creazione che risale al 1997, musiche di Tom Zé and José Miguel Wisnik, scene di Fernando Velloso e Paulo Pederneiras, costumi di Freusa Zechmeister. Parlando di questo lavoro Rodrigo Pederneiras affermava "Con questo spettacolo vogliamo raccontare il Brasile, e in particolare il Sertão, quello spazio desertico, poverissimo di risorse ma ricco di energie umane, positive, abitato da persone che producono arte e cultura. Per me è stato difficile capire, e far capire agli altri, come fosse possibile combinare la miseria con un'estrema gioia di vivere: cerco di farlo in Parabelo, richiamando le danze e le feste popolari". Perché è proprio sulla sua terra che Rodrigo Pederneiras vuole puntare, riscoprendola: "Sono convinto che la brasilianità, se così si può definire, vada esportata nel mondo. Per questo racconto le sue città, le tradizioni, i colori, con la danza. Oggi anche le musiche possono richiamare bene lo spirito del nostro Paese". 
La Compagnia Grupo Corpo, fondata da Paulo Pederneiras nel 1975 a Belo Horizonte, rappresenta l'eccellenza della danza contemporanea brasiliana. Dopo i primi lavori, che da subito riscuotono grande successo (Maria Maria e Preludios) Rodrigo Pederneiras diventa coreografo stabile della Compagnia (1978) segnando in modo indelebile la cifra stilistica del gruppo: una fusione di danza brasiliana, con i suoi ritmi particolari, le influenze ibride, con il rigore della danza di ispirazione neoclassica. Le reminiscenze di esperienze culturali importanti, come la musica e la danza classica, la tecnica sapiente e rigorosa, si fondono splendidamente in una rilettura contemporanea delle forme popolari di danza brasiliana.
La Compagnia ha praticato negli anni molti generi differenti, arrivando a costruire una propria forma coreutica che rimane basata sulle tecniche classiche ma si rinnova, mescolando il rigore della tecnica alla creatività dell'arte contemporanea, ispirata a generi e stili anche molto diversi.
Dagli anni '90 la Compagnia ha intensificato le sue tournée internazionali, e da allora non ha smesso di girare il mondo con i suoi show. Con oltre di 35 coreografie in repertorio, il Grupo Corpo, entusiasma platee oceaniche in ogni luogo per la leggendaria qualità del suo lavoro di ricerca e per l'eccezionale virtuosismo dei suoi danzatori. La tournée in corso, oltre che in Italia (solo 2 date) ha toccato i palcoscenici di Francia, Germania, Svizzera, Slovenia, Ungheria e Spagna.
Lo spettacolo dei Grupo Corpo sarà preceduto dall'esibizione dei giovani performer del Progetto Supporter, giovanissime promesse della danza nazionale, segnalate da critici ed esperti del settore, esibizioni in "pillole" di danzatori del futuro per proporre al pubblico emozioni, stili e storie personali, pochi minuti di intense emozioni. Sabato 27 aprile alle 20.45 sarà in scena Giovanna Trinca in "Cameo" (di cui è interprete e coreografa) su musiche di Franz Schubert. È un ritratto in cui il corpo si lascia plasmare ed esprime, nell'essenza della danza, una personale visione di bellezza in uno scambio continuo con tutto ciò che sulla scena è presente: il corpo, il tempo, lo spazio e la musica. Sullo sfondo, una scultura di Carlo Schiavon,, immobile contrappunto al continuo divenire della coreografia.
I biglietti sono in vendita alla biglietteria del Teatro Comunale (viale Mazzini 39, Vicenza - tel. 0444.324442 [email protected] aperta dal martedì al sabato dalle 15.30 alle 18.30, martedì, mercoledì e giovedì anche il mattino dalle 10.30 alle 13.00), sul sito del Teatro Comunale www.tcvi.it, e in tutte le filiali della Banca Popolare di Vicenza. 
I prezzi dei biglietti sono: 36 euro il biglietto intero, 31 euro il ridotto over 60, 26 euro il ridotto under 30.


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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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