Il bello e il brutto della memoria
Venerdi 6 Aprile 2012 alle 00:27 | 0 commenti
Da LaSberla.net di Marco Milioni
Era il 26 marzo 2008 quando su LaSberla.net facevo qualche riflessione in libertà sulle imminenti elezioni comunali in calendario a Vicenza. In quel corsivo, allargando la visuale allo scenario nazionale e internazionale, tracciavo, tra le altre, tempi e modi del declino della Lega. In gran parte quelle previsioni sono state azzeccate. Si tratta di capacità divinatorie? No di certo. Quelle conclusioni erano la somma di impressioni, scricchiolii, chiacchiere da corridoio della politica.
Segnali che chiunque dotato di un po' di fiuto, dopo avere letto Il Gattopardo o assimilabili, avrebbe più o meno interpretato come me. Tanti quelle cose le sapevano già . Pochissimi hanno voluto scriverle. La domanda però è un'altra. Ma è possibile che l'opinione pubblica, come la classe dirigente del resto, non riesca ad imparare dalla storia? Da questo punto di vista Massimo Fini ha ragione per l'ennesima volta quando afferma che le conoscenze e le competenze dei padri sono facilmente superabili dai figli giacché si sommano. Le qualità etiche però non si sommano mai, anzi spesso si perdono.
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