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Il 5 gennaio saldi al via e nel Vicentino si attendono fin da subito ribassi elevati

Di Redazione VicenzaPiù Mercoledi 28 Dicembre 2011 alle 16:44 | non commentabile

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Confcommercio Vicenza - Alessandro Cestonaro, presidente provinciale dettaglianti tessili abbigliamento Confcommercio: "In molti casi si partirà da sconti del 30%, con picchi al 50". A Vicenza due week-end a tutto shopping, con le aperture in deroga dei negozi il 6, 8 e 15 gennaio
Giovedì 5 gennaio prendono il via le vendite di fine stagione su abbigliamento, calzature, pelletterie, articoli sportivi, biancheria per la casa ed in generale su tutti i prodotti di carattere stagionale, o di moda, suscettibili per queste caratteristiche a subire un forte deprezzamento se non sono venduti entro un certo periodo.

E gli sconti, a sentire gli addetti ai lavori, saranno fin da subito elevati. "La percezione, da un giro di consultazioni con i colleghi - afferma Alessandro Cestonaro, presidente dei dettaglianti tessili-abbigliamento di Confcommercio Vicenza -, è che la base di partenza dei prossimi saldi sarà in molti casi già del 30%, arrivando anche a picchi del 50% fin dall'apertura". Questa, dunque, la previsione del presidente, che spiega anche il perché di questa probabile partenza con il "botto": "Ad incidere è, ovviamente, la diminuzione dei consumi che si è fatta sentire anche sugli acquisti natalizi, orientati più su prodotti dal costo contenuto che su i più impegnativi capispalla. Poi anche le condizioni climatiche particolarmente miti di inizio stagione hanno fatto la loro parte, ritardando le vendite degli articoli invernali. Ora, dunque - continua il presidente Cestonaro -, i saldi diventano un'opportunità interessante sia per i clienti, che potranno fare qualche buon affare in un momento in cui si ponderano molto le spese, sia per i negozianti che hanno necessità di fare cassa". Anche perché, da giorni, i dettaglianti del tessile abbigliamento sono alle prese con gli ordini della prossima stagione autunno-inverno e l'andamento dei saldi, per i quali l'Ufficio Studi della Confcommercio nazionale stima una spesa media a famiglia di 403 euro, costituirà un segnale importante sullo stato di salute del settore. "Pensare di prevedere già oggi, negli ordini, quali saranno le vendite del prossimo inverno è un problema non di poco conto per noi negozianti - spiega Alessandro Cestonaro -, senza contare che le nostre aziende devono spesso sottostare a budget di acquisto molto elevati imposti dai marchi della moda. E' chiaro che i rapporti esistenti nella filiera del settore tessile-abbigliamento vanno rivisti, ne beneficerebbero certamente anche i consumatori, che potrebbero contare su prezzi più contenuti tutto l'anno".
Nonostante le difficoltà del momento, i saldi non sembrano comunque perdere il loro appeal e sono tanti i vicentini che, anche quest'anno, aspettano gli sconti per acquistare quanto meno i capi più importanti del proprio guardaroba. "Le prime due settimane rappresentano certamente il momento clou delle svendite - continua il presidente Cestonaro - perché molti clienti adocchiano in anticipo il capo da acquistare e non vogliono poi farselo sfuggire quanto è proposto ad un prezzo inferiore. Poi, diciamo la verità, non si possono considerare vendite di fine stagione quelle che avvengono il 5 gennaio, stiamo caso mai parlando di acquisti ribassati effettuati in pieno inverno. A questo proposito noi rimaniamo dell'idea che i veri saldi dovrebbero partire più tardi. Da quest'anno, almeno, si sono comunque evitate quelle situazioni di disparità tra regioni che esistevano in passato, uniformando l'avvio dei saldi in Veneto, Lombardia, Friuli Venezia Giulia, Emilia Romagna ed in generale nella maggior parte del territorio nazionale".
E se la data di inizio delle svendite è uguale per tutti, qualche differenza potrebbe esserci tra i negozi collocati in comuni che hanno concesso, in base alla recente Legge Regionale, specifiche deroghe alla chiusura festiva a gennaio e quelli che, invece, non lo hanno fatto. Vicenza, ad esempio, garantisce due week-end di totale apertura dei negozi, con la deroga fissata per il 6, 8 e 15 gennaio. Ad Arzignano, Montecchio Maggiore, Schio, Malo, Dueville, Lonigo, Noventa Vicentina, Thiene e Bassano del Grappa negozi aperti il 6 e 8 gennaio. Molti comuni hanno già deliberato in merito; mentre altre amministrazioni stanno attendendo la pubblicazione sul Bur della legge regionale (ed un eventuale orientamento sulla compatibilità con la deregulation inserita nella Manovra Monti), prima di procedere.

LE PRINCIPALI REGOLE DEI SALDI

Per il corretto acquisto degli articoli in saldo Confcommercio Vicenza ricorda alcuni principi di base utili a negozianti e consumatori.

Prezzi: il negoziante ha l'obbligo di indicare sul cartellino il prezzo ordinario di vendita del prodotto, la percentuale di sconto e il prezzo finale.
Merce: la merce esposta in saldo va separata in modo chiaro ed inequivocabile da quella eventualmente in vendita a prezzo normale. I prodotti proposti in saldo non devono necessariamente appartenere alla stagione in corso.
Cambi: la disciplina generale degli acquisti durante il periodo di saldi lascia piena discrezionalità al negoziante sul cambio della merce, a patto però che non si tratti di prodotti danneggiati (o comunque non conformi) già al momento dell'acquisto (artt. 128 e ss. del Codice del Consumo: D.Lgs. 206/2005); in questo caso, denunciando il difetto al negoziante entro due mesi dalla data della scoperta (che dovrà comunque avvenire non oltre i due anni dall'acquisto), il cliente ha il diritto alla riparazione o sostituzione del capo. Qualora ciò risulti impossibile o eccessivamente oneroso, si impone la restituzione dell'importo pagato o la riduzione del prezzo.
Prova dei capi: la prova dei capi da parte del cliente prima dell'acquisto non è un obbligo da parte del negoziante.
Pagamento: le carte di credito devono essere accettate dal commerciante qualora sia esposto nel punto vendita l'adesivo che attesti la relativa convenzione.

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Commenti degli utenti

Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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