I vuoti della città
Sabato 10 Dicembre 2011 alle 15:45 | 1 commenti
Riceviamo da Irene Rui e Guido Zentile e pubblichiamo.
Ci risiamo, avanti ancora con le auto in centro storico. Ora, dopo avervi riempito il piazzale reso disponibile sul retro della sede AIM, in c.trà Pedemuro San Biagio - un'area, ai margini di una cortina di edifici che costituiscono uno dei pochi esempi di tipologia storico-popolare, che andrebbe riqualificata con degli spazi a verde attrezzato, spazzando via le auto (se non ci pensa il Bacchiglione), - ci si accorge che ci sono ancora dei vuoti nella mappa del centro storico.
Uno di questi, come raccontato oggi dalla stampa locale, è la "busa" di Santa Corona dove esiste già un aberrante parcheggio su due livelli, niente di meglio come cono di visuale da e verso il complesso monumentale dei Chiostri. Una spazio aperto che meriterebbe un uso diverso, magari facendo uno studio storico sulle origini e sulle destinazioni dell'isolato. Sembra però che gli unici studi che si stanno compiendo siano indirizzati all'ampliamento dell'attuale parcheggio, realizzandovi, con il metodo del project financing, una struttura multipiano, parzialmente interrata.
Siamo giunti al culmine (della Pontara di Santa Libera), non se ne può più delle ambizioni dei macellai comunali. Dalla Pozza con in una mano la motosega per tagliare gli alberi secolari, e nell'altra la spada per scacciare accattoni, rom e prostitute. Cicero con la viabilità a 360° e i parcheggi in centro storico, per i quali non gli basta il park Fogazzaro, realizzato in tutta fretta, senza attendere l'efficacia del Piano Attuativo; ed ecco quindi l'interesse per la "busa" di Santa Corona, dove da oltre un decennio porta con sè l'ambizioso progetto di creare un grande contenitore per le auto, a un passo dal centro storico, in un'area di pregio, in un ecosistema assai delicato e sensibile.
In una "moderna" e rispettosa città storica le auto sono lasciate fuori dal nucleo antico, proprio per poter apprezzare le bellezze monumentali in un contesto che le vede inserite nel proprio originario ambiente urbano. Ai turisti non servono i parcheggi in centro storico, piuttosto sono utili ai noi autoctoni, pigri, che preferiamo arrivare davanti al negozio in Corso con la propria auto. A proposito avete notato quanti SUV 4x4 (con tanto di pass) sono autorizzati a transitare lungo il Corso? Ci si chiede la necessità del perchè di tali mastodonti e la risposta è data dalla pendenza di corso Palladio, da piazza Matteotti a piazza Castello: tutta in salita, da fare invidia al passo di Gavia.
Si vorrebbero togliere le auto da piazza Matteotti (palazzo Chiericati ringrazierebbe), e aprire una porta ad est ai parcheggi, benissimo, si potenzino quelli esterni (vedi park Stadio) e si attivi il servizio dei bus navetta anche al mattino delle giornate festive. Così dei 450 posti auto previsti in più a Santa Corona se ne può fare a meno.
Per ridurre l'inquinamento si deve disincentivare l'uso dell'auto e questo è possibile con le tariffe calmierate, per gli autobus, e per i parcheggi scambiatori esterni, aree queste ultime che devono essere vincolate esclusivamente a tale destinazione, onde evitare pericolosi appetiti immobiliaristi per i quali si vorrebbe applicare la geometria solida.
Il centro "perfettamente servito" è perfettamente servito quando ci sono i mezzi pubblici che lo percorrono, e giungono a ridosso della zona monumentale. Percorsi, non solo navetta, ma anche dai quartieri periferici e dai comuni limitrofi, che soddisfino veramente l'utenza (compresi i turisti), con un adeguata distribuzione dei percorsi e degli orari, tali da lasciare a casa l'auto e salire sull'autobus.
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