I territori e i finanziamenti, dimezzati, post alluvione
Martedi 7 Giugno 2011 alle 17:07 | 0 commenti

Raffaele Colombara, Consigliere Comunale Lista Variati - Domanda di Attualità : Alluvione.
Lo ricordiamo tutti. Dopo giorni di assoluto silenzio da parte della stampa nazionale, la nostra città si trasformò nella passerella per un pellegrinaggio della solidarietà : la Protezione Civile, i Ministri, infine lo stesso Presidente del Consiglio, condotto sul suolo padano, nei “territoriâ€, dall’alleato di sempre, qui padrone di casa. Il risultato: trecento milioni per iniziare, poi …
Nessuno si era fatto illusioni, men che meno sul “poiâ€; tuttavia, questa sembrava la volta buona in cui tutti avrebbero forse mantenuto in parte la parola. Rimborsi e maggiore attenzione al territorio.
E allora i cittadini a spalare (anzi, quelli erano già partiti, da subito), l’Amministrazione comunale al loro fianco, le Categorie produttive a far, concretamente, squadra. Subito dopo, quasi a suggellare un fatto senza precedenti, il mezzo miracolo della vigilia di Natale, con la città graziata da una esondazione del Bacchiglione negli stessi giorni in cui venivano distribuiti da una efficiente macchina comunale i primi acconti del risarcimento. Cose mai viste prima. Bene.
Poi i grigi mesi d’inizio anno e il Bilancio Regionale. Dalle minacce di sciopero fiscale dei primi giorni di novembre alle ipotesi di tassa di scopo ventilata a fine marzo. Soldi, per le opere, …
Oggi, eccoci infine alla “rimodulazioneâ€della nuova Ordinanza di Protezione Civile firmata il 25 maggio dal capo del Governo d’intesa con la Regione Veneto. Tetto massimo di 30 mila Euro per privati e imprese per beni mobili (arredi) ed immobili (auto, furgoni). Solo metà dei 300 milioni di Euro a famiglie e ditte private (cifra che potrebbe peraltro risultare insufficiente per pagare il 75% previsto dall’ordinanza stessa). Due misure che da sole hanno contribuito ad un, diciamo così, diffuso malessere tra cittadini e categorie.
Si dirà che, anche a voler chiudere un occhio sul cambio in corso d’opera, i fondi sono destinati in ogni caso per le opere strutturali di cui il territorio necessita: salvo poi scoprire che anche su questo fronte progetti e volontà sono lungi dall’aver trovato una quadra, come dimostrano le dichiarazioni, in alcuni casi sconfortanti, degli attori presenti all’ultimo convegno sul tema tenutosi non più di due settimane fa a Soave.
E allora, al di là delle polemiche e al netto di quanto effettivamente quest’ultima rimodulazione comporterà , considerando pure che i miracoli, o i mezzi miracoli, sono tali proprio perché non frequenti, è probabilmente giunto il momento di fare il punto su rimborsi e opere.
Pertanto, tutto ciò premesso,
SI CHIEDE
-  Quale valutazione l’Amministrazione ritenga di dover fare sulle nuove misure così come prefigurate.
-  Quale sia lo stato dell’arte per quanto riguarda progettazione ed esecuzione di lavori relativamente alle opere di messa in sicurezza degli argini e le più generali opere di prevenzione sul territorio.
- Â Quali siano le azioni messe in campo anche in relazione agli altri (tanti) attori che giocano questa complessa e delicata partita per il nostro territorio.
Vicenza, 7 giugno 2011
Raffaele Colombara, Consigliere Comunale Lista Variati
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