I soci per Veneto Banca: "a tradirci è stata la politica"
Sabato 19 Dicembre 2015 alle 12:25 | 1 commenti
Guardare avanti, verso l'unica soluzione possibile, ovvero il passaggio di s.p.a. È questo il leitmotiv degli interventi dei soci di Veneto Banca, salvo qualche sporadico "arrabbiato" che porta avanti le istanze di un piccolo ma non intimidito fronte del no. Ma alle dichiarazioni di incoraggiamento o di critica all'attuale Cda si uniscono quasi unanimi le critiche alla classe politica.
Una politica disattenta, che ha visto le grandi banche sciacciare le popolari, e il governo intervenire con decreti legge da "follia politica" che ha "tradito" la fiducia dei piccoli investitori. Numerosi gli interventi fatti sinora, e sono almeno altre sessanta le voci che attendono di dire la loro.
Al Cda si chiede un futuro di trasparenza, e la possibilità di partecipare in prima istanza alle decisioni che prenderà la Banca. Una banca radicata nel territorio e che a detta di molti deve rimanere nel territorio, e richiede l'impegno e la fiducia di tutti gli azionisti per potersi rilanciare. "La s.p.a. è l'unica soluzione possibile, non solo perché è imposta per legge dal governo italiano, ma anche perché l'unica alternativa è il commissariamento, con il quale si perderebbe il controllo della banca, ed è la peggior soluzione possibile."
Ma forse ha ragione chi sostiene che in cuor suo "ciascuno dei soci ha già deciso cosa vuole fare, la vera sfida è guardare al futuro per poter superare questo momento difficile".Â
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A Posina, mia città Natale, esisteva la SparagnKasse da sparagnare cioè risparmiare, ora non più. I giovani "economisti" invece di "lavorare...." sono inviati, per strada a Vendere....di tutto, sempre con gl'imbroglio. Mi domando, perché devo uscire di casa con le mutande di Ferro per proteggermi dagli assalti o BIDONI continui dei cosidetti....finanzieri, pardon non GdF ma i giocatori in borsa...Amen.